La crisi della Demm di Porretta Terme

Ieri, venerdì 13 ottobre alle ore 10 nel Comune di Alto Reno Terme si è tenuta una manifestazione di solidarietà con corteo a sostegno dei 200 lavoratori della Demm che sono tuttora a rischio licenziamento per la temuta chiusura dello stabilimento. Se accadrà questo, l’occupazione in Appennino subirà un nuovo colpo di grazia dopo la chiusura delle Terme e la riduzione del personale della Saeco. Essere presenti per difendere il lavoro è un dovere per ogni cittadino e la sensibilità popolare ha dato una giusta risposta a questa istanza, infatti erano ottocento persone a sfilare tra lavoratori Demm e popolazione a sostegno. Il corteo è partito dai cancelli dello stabilimento della storica azienda e, muovendosi per Via Mazzini, si concluso in Piazza della Libertà, davanti al Comune, dove vi sono stati i discorsi di rito da parte delle istituzioni che hanno parlato dell’apertura di una trattativa col governo centrale. Il sindaco Giuseppe Nanni ha detto testualmente: “Stiamo lavorando per vedere di trovare una soluzione: siamo a stretto contatto con il Commissario Umberto Tombari”. La Consigliera della Città Metropolitana di Bologna, Marta Evangelisti, ha sollecitato il “Palazzo” ad un intervento risolutore verso l’identificazione di un privato, ricerca che, pur essendo stata avviata da un paio d’anni, non ha ancora sortito soluzioni. Non escluderemmo la formazione di una cordata che ne assuma la nuova proprietà (ndr). Rimane fissata la proroga della Cassa Integrazione fino al luglio del prossimo anno ma a rendimenti davvero minimi. Nonostante tutto possiamo affermare che l’azienda è sana e che, offrendo garanzie di qualità, riceve autorevoli commesse che vengono esaudite. Circa la qualità, infatti, la Demm può ancora definirsi il fiore all’occhiello dell’imprenditoria dell’Appennino grazie all’avanzata tecnologia di cui dispone. Qual’è allora il problema? Nessuno degli oratori l’ha svelato. All’arrivo del corteo hanno parlato i rappresentanti sindacali dell’azienda (RSU) Giuliano Evangelisti e Davide Giacobazzi, segretario provinciale della FIM-CISL che con un discorso a braccio, molto sentito, ha strappato applausi e consensi; Marino Mazzini, della segreteria provinciale della Fim-Cisl (trovare un industriale che rilevi questa azienda…); l’assessore regionale Raffaele Donini (tre gli obiettivi: trovare acquirenti seri e non avventurieri, tenere in piedi le commesse e firmare un decreto ministeriale che permetta ai lavoratori di ricevere la busta paga); il Segretario della FIOM-CGIL Bruno Papignani (stiamo lavorando con le istituzioni per trovare un acquirente perché se chiude la Demm chiude l’Appennino). ​ Al passaggio del corteo i commercianti delle vie interessate (tutta Via Mazzini più parte di Piazza della Libertà) hanno abbassato le saracinesce in segno di solidarietà. La redazione de “Il Mondo che c’e” auspica che si pervenga ad un buon risultato a fronte del delicato lavoro in atto fra tutti gli attori di questo delicato dibattito e si augura una soluzione soddisfacente. Testo e Foto di Lorenzo Lazzari ​Un momento del corteo il sindaco di Altoreno Terme Giuseppe Nanni

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