Addio a Gino Santercole

…e quando mezzanotte viene se davvero mi vuoi bene pensami mezz’ora almeno e dal pugno chiuso una carezza nascerà. Grande dolore in casa Celentano, tra i fans e nel mondo della musica: se n’è andato Gino Santercole, elemento di spicco del “Clan di Celentano” (suo zio) facente parte della formazione de “I Rock Boys prima e dei Ribelli poi. Quando Adriano si è separato da Milena Cantù (la famosa ragazza del Clan) ed ha sposato l’attrice e cantante Claudia Mori, Santercole sposa la sorella della Mori, Anna Moroni, diventando quindi il cognato di suo zio… Gino ha scritto alcune tra le più celebri canzoni della musica leggera italiana, una di esse è “Una carezza in un pugno” che Celentano non perdeva occasione di programmare e di cui Fiorello ha realizzato una cover includendola in uno dei suoi album. Questa canzone era il lato “B” di un 45 giri ma si ascoltava volentieri come la canzone principale (nientemeno che “Azzurro”). Ha composto diverse colonne sonore tra cui quella di “Yuppi du” e di “Segni particolari bellissimo”. Nel 1966 ha partecipato a Sanremo (col “Trio del Clan”) presentando “Il ragazzo della via Gluck”, canzone divenuta famosa nonostante l’eliminazione dal Festival. E’ stato anche attore cinematografico: ha lavorato con registi del calibro di Dino Risi, Pietro Germi, Luigi Comencini, Mario Monicelli ed il grande regista e fine umorista Luciano Salce. Tra le sue produzioni non possiamo non citare canzoni come Svalutation, Un bimbo sul leone e Straordinariamente.