Grande partecipazione alle esequie di Riccardo Paradoz, l’artista di origine sarda che per alcuni anni è stato un trascinatore delle notti bolognesi, prima che la malattia (la terribile SLA) lo portasse via, in poco più di un anno di crescenti sofferenze. Geniale inventore di storie e situazioni paradossali, è partito dalla poesia per poi cimentarsi nella canzone, strumento che gli ha permesso di arrivare in modo più diretto al cuore della gente. E sicuramente Riccardo è arrivato al cuore di tante persone, col suo essere surreale e dissacrante. Capace di scrivere un’ode alla caciotta Merivio (prodotto Lidl), e di concepire un inno per Bologna, vale a dire la sua famosa “Bologna io non ti amo né ti odio ma però”, nella quale racconta a modo suo il mondo delle notti bolognesi. Ai suoi concerti tanti giovani la cantavano a squarciagola. E anche durante l’ultimo saluto, gli amici e i colleghi presenti hanno intonato in coro la sua canzone più conosciuta.