C’è il “Babbo Natale” dei bolognesi disagiati tra le trentatré onorificenze al merito conferite a fine anno dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Stiamo parlando di Roberto Morgantini, fondatore delle Cucine Popolari di Bologna, volute con tutte le sue forze. Diciamo che, grazie a Roberto, anche nel campo del sostegno ai bisognosi, Bologna docet. Il servizio sociale della somministrazione dei pasti è fruibile in tre centri: Via Battiferro, Via Berti e Via Sacco, A Bologna, dunque, la prima necessità umana, quella alimentare, è garantita grazie a questa iniziativa e, possiamo affermare, con un’ottima organizzazione, senso di dignità e solidarietà come solo Bologna sa fare. Cento volontari, cento pasti al giorno, l’eco di questa eccellenza, sostenuta solo da apporti privati, è arrivata fino al Colle. Il Titolo è quello di “Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”. Tra gli insigniti dal Presidente, c’è anche Riccardo Muci, il poliziotto di Copertino in provincia di Lecce, che per dare soccorso durante l’incidente del 6 agosto sulla tangenziale, salvando diverse vite umane, ha rischiato la propria vita, procurandosi gravi ustioni e finendo al Bufalini di Cesena dove ha ricevuto l’onore della visita del premier Conte. Due riconoscimenti che sono stati accostati, anzitempo, in occasione della “Cena di strada” del 21 settembre, realizzata davanti la sede del Quartiere Borgo Panigale, e organizzata, preparata e servita da tutto l’operoso staff delle Cucine Popolari. Il nostro giornale si è fatto interprete della promozione dell’evento attraverso una divulgazione cartacea in tutto il territorio.