Lorenzo Tomassini, portavoce di Fratelli d’Italia e di Bologna-Città Metropolitana, segnala una disparità di prezzo dell’acqua tra ospedali e strutture comunali. “Il Resto del Carlino” di oggi ha dedicato mezza pagina alla questione, indubbiamente importante e significativa, pur ruotando intorno a qualche decina di centesimi a bottiglietta. Riassumiamo qui quanto segnala Tomassini: negli ospedali il prezzo di una bottiglietta da mezzo litro oscilla tra i 60 e i 70 centesimi, mentre in Comune – per gli “addetti ai lavori” – il prezzo scende a 35 centesimi. Spalleggiato da Andrea Giovannini (responsabile della comunicazione del partito), Tomassini fa emergere come i malati e i loro congiunti (in ospedale per necessità, emergenze e cause di forza maggiore) paghino sostanzialmente il doppio di quanto riservato a sindaco, assessori, consiglieri e dipendenti, vale a dire alla Pubblica Amministrazione. Nel mirino dei due c’è l’assessore regionale alla sanità, Sergio Venturi, e le direzioni dei vari ospedali: occorreva agire già in fase di appalto per calmierare i costi di un bene primario, non privilegiando insomma – come invece si è fatto – i costi della politica rispetto a quelli degli ammalati e delle loro famiglie.