Sardine e piranha

Esiste una categoria di persone definita degli utili idioti. Mi è sempre stata simpatica questa definizione, perché con il massimo della brevità riesce ad inquadrare senza troppi giri di parole una caratteristica immediatamente comprensibile. A che servono? Semplice, a rafforzare un sistema che approfittando del loro contributo riesce a superare momenti di crisi, oppure servono agli stessi per ritagliarsi una visibilità, che hai visto mai, domani potrà tornare utile. Ricordate le sardine? In un mondo dove la specie più diffusa è quella dei piranha, che possibilità hanno le povere sardine di sopravvivere? L’unica possibilità di sopravvivenza è quella di restare nascosti, perché non appena ti esponi viene a galla quella finta ingenuità che finisce con l’inchiodarti. Se poi sbagli qualche movimento rischi di finire direttamente dentro la bocca del piranha che ringrazia per avere offerto il tuo aiuto. Quindi utili. Ma perché idioti? Mah! Se non ti accorgi che, più o meno consapevolmente e quindi ingenuamente, sei una pedina in mano ad un potere che ti sta sfruttando ai suoi fini, e non ti accorgi che i suoi fini non sono i tuoi, beh, allora… Poi fai un errore, senza accorgerti di stare realizzando il tuo suicidio politico, ed è finita. O forse no! Perché in un paese come l’Italia dalla memoria corta tutti hanno la possibilità di riapparire, anche grazie all’aiuto dell’informazione che fa presto a far finta di dimenticare e perciò a nascondere la polvere sotto il tappeto. Ricordate per caso quella foto di gruppo col signor Benetton? Proprio lui, quello che approfittando di uno Stato da sempre forte coi deboli e debole coi forti, ha fatto la sua fortuna, anche se il prezzo è stato alto, ben 43 morti. Poi il suo cantore, tale Oliviero Toscani, perde l’ennesima occasione per tacere e si lascia sfuggire una verità: ma cosa vuoi che importi alla gente di 43 morti? Brutale verità! Ed allora pensi: se è possibile che un popolo scordi 43 morti, non possiamo stupirci se poi vota per anni, e continua a farlo, politici che hanno permesso, coi loro occhi chiusi, il disastro ambientale e il dissesto idrogeologico, un aumento inaccettabile della povertà con annesso ridimensionamento dello stato sociale e, ciliegina sulla torta, il fallimento di un sistema scolastico che fa acqua da tutte le parti. Passo e chiudo.