Part-Time Verticale: 50 lavoratori Bolognesi coperti solo da FIS a quasi zero

Ci dispiace dover pubblicare due lettere di insoddisfazione, nei confronti delle istituzioni, da parte di lavoratori (una dopo l’altra), in un periodo in cui leggiamo, in entrambe, che la televisione ci rassicura e “la politica” no. Ci auguriamo che alle istanze che riceviamo, e che pubblichiamo su pressata richiesta dei cittadini, nostri lettori, seguano presto delle lettere di accoglimento fattivo, ricevute, che avremmo il piacere di pubblicare, e che questi malcontenti vengano debitamente placati e attribuiti, come causa, a brevi e comuni ritardi di carattere organizzativo e non demagogico come purtroppo ci sentiamo dire. Anche “Il Mondo che c’è” si pone fiducioso e comprensivo verso tutte le parti, purchè si proceda con azion di buona volontà e comprensione reciproca. Questa la lettera che – oltre i destinatari istituzionali – anche noi abbiamo ricevuto: A segreteriapresidente@regione.emilia-romagna.it, sviluppolavoro@regione.emilia- romagna.it, sottosegretario@regione.emilia-romagna.it, assmobilitaturismo@regione.emilia- romagna.it, asspianificazione@regione.emilia- romagna.it, sindaco@comune.bologna.it Copia partitodemocratico@regione.emilia- romagna.it, movimento5stelle@regione.emilia-romagna.it, gruppoeuropaverde@regione.emilia- romagna.it, ercoraggiosa@regione.emilia-romagna.it, forzaitalia@regione.emilia- romagna.it, lega@regione.emilia-romagna.it, fratelliditalia@regione.emilia-romagna.it Buongiorno, siamo una parte dei cinquanta lavoratori Bolognesi che lavorano in Part-Time verticale coperti solo da FIS, prossimo allo zero, e scriviamo anche per conto di altre/i colleghe/i che si trovano nella nostra analoga condizione di estrema difficoltà. Siamo una cinquantina di soci-lavoratori Camst in Fiera che prestano il loro servizio presso bar, self-service, pizzerie nei vari padiglioni (a pochi metri dai palazzi della Regione Emilia Romagna) con un contratto Part – Time verticale. Dal momento in cui la Fiera è stata chiusa per Covid 19 e DPCM vari è iniziato il nostro calvario. Al contrario dei nostri “cugini” di Bologna Fiere coperti dal Fis, noi abbiamo visto il nostro stipendio azzerarsi già da marzo e pur essendo stati introdotti in questo ammortizzatore, ci aspettano altri mesi con stipendi irrisori, se non nulli (ZERO EURO). L ‘INPS andrà a coprire unicamente i giorni di Fiere annullate (solo le ore ordinarie all’80% quando il nostro stipendio tendeva all’aumento proprio grazie alle ore straordinarie, tredicesima e quattordicesima, liquidate ogni volta). Pur avendo sempre adempiuto a tutti i nostri doveri di lavoratori e contribuenti ci ritroviamo senza alcun supporto che ci permetta di vivere decentemente fino alla ripartenza. IN QUESTE SETTIMANE ABBIAMO SENTITO DIRE, PIU’ DI UNA VOLTA, CHE NESSUN LAVORATORE VERRA’ LASCIATO SOLO: ammortizzatori (ADDIRITTURA) per lavoratori in nero, stagionali, braccianti, colf ecc. E a noi, che siamo “in bianco” ed abbiamo famiglie, figli a carico, bollette, affitti, mutui etc., chi ci pensa? Si può vivere con una media di 100€ al mese? Chiediamo alla Regione E.R. e al Comune di Bologna di supportarci economicamente e non lasciarci nel DIMENTICATOIO, dal momento che ci vediamo esclusi da tutte le misure prese dall’attuale Governo (se non un FIS per noi irrisorio e oggettivamente disumano). Confidando in un positivo riscontro della presente ed attendendo giusta risposta presso i comuni canali, i destinatari media e presso questo stesso sito, porgiamo cordiali saluti. FIRMATO: Paola, Daniele, Luciano, Paola, Carlotta, Deborah, Stefania, Samantha, Debora, Vania, Alessandra, Guendalina, Anna, Grazia, Paola, Giovanni, Sandro, Davide, Elisa, Federico, Gerardo, Giovanna, Graziella, Svetlana, Liliana, Magda, Maria, Merilù, Patrizia, Barbara, Sabrina, Silvana, Simona, Susanna, Teresa, Vincenza, Monica, Michela, Salvatore, Gloria, Andreina, Manuela, Gala, Maria, Giacomo, Stefania, Rocco, ecc. IN ALTO: FOTO WIKIPEDIA

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