Ceralacca e web: questo matrimonio non s’ha da fare

Ci sono dei riti duri a morire, contro ogni ragionevole evidenza! Mi riferisco alla medievale usanza di chiudere i plichi degli esami di Stato con la ceralacca. Non sono un amante del nuovo “a prescindere”, ma mi chiedo il senso della sopravvivenza di un simile rito, quando il web ha ormai sostituito la compilazione dei registri dei verbali e che non vi sono ragioni per aggiungere sicurezza a documenti che sono già abbastanza protetti. Vada per la conservazione su cartaceo di tutta la documentazione relativa agli atti degli esami, precauzione che ritengo legittima, essendo non completamente sicura la versione web, ma a cosa serve utilizzare la ceralacca, con un’operazione che nulla aggiunge alla garanzia di non facilità nell’accesso alla documentazione?

Proprio su questo argomento Umberto Eco ci ha lasciato una utile riflessione quando ha scritto che “Abbiamo la prova scientifica che sono sopravvissuti libri stampati cinquecento anni fa, mentre non abbiamo prove scientifiche per sostenere che i supporti magnetici attualmente in uso possano sopravvivere più di dieci anni”. In più sappiamo che le azioni di hackeraggio rendono possibile la cancellazione di file e documenti di varia natura.

C’è poi, addirittura, una sentenza del Consiglio di Stato che ha stabilito che la mancanza del sigillo di ceralacca nelle offerte relative agli appalti, se non espressamente specificato e richiesto nel bando, non comporta decadenza dalla partecipazione alla gara, in quanto il nastro adesivo fornisce adeguate garanzie di segretezza.

La sopravvivenza di questo rito denota, pertanto, una oggettiva difficoltà a staccarsi dal passato e ad accettare che i nuovi mezzi a nostra disposizione soppiantino modalità ormai obsolete.  E allora, continuiamo pure a conservare traccia cartacea degli esami di Stato e di qualunque altro atto pubblico di valore, ma liberateci da questo, come altri riti, che ci complicano la vita senza darci nulla in cambio.

Ma forse, per qualcuno, è solo una questione di lana caprina in quanto, alla fine, la chiusura del plico con il sigillo di ceralacca, non è altro che un’operazione da guardare con tenerezza mista a nostalgia!