Stoccaggio Gas Stogit – Dal Dott. Tiberio Artioli riceviamo e pubblichiamo.

Alla redazione della rivista “Il mondo che c’è” Gentile Direttore, avendo il suo giornale molta attenzione per il territorio le invio, traendole da facebook, alcune note riguardanti l’incidente accaduto a Minerbio al cluster A dell’impianto di stoccaggio a Metano. Allego inoltre una nota a mia firma, sempre inerente la centrale, inviata alla stampa e al comune per appoggiarlo nel sollecitare una risposta che non sempre è arrivata puntuale. Del resto la concentrazione di tecnici nei pressi dell’impianto faceva supporre che non si era in presenza di eventi di ordinaria amministrazione. Allego anche la nota di risposta del comune, che ho ringraziato per l’attenzione prestatami con solerzia, inviata al sottoscritto e alla stampa che avevo coinvolto. Il richiamo fattomi in detta nota consistente nel ricordare che la vicenda non è un gioco è sicuramente dovuto al non aver compreso la mia pretesa ironia circa la presenza di un’area gioco e percorso salute lungo la recinzione della centrale di via Zena. In proposito le invio anche un “componimento lirico” e relativa spiegazione per denunciare l’assurdità di detta area che pensiamo un po’inquinata visto che i turbocompressori sono sempre in azione). Investire fondi (non mi interessa nel caso sapere chi li ha messi a disposizione) per un’area giochi posta lontano dal centro abitato oggetto di probabile inquinamento (vorrei avere i dati scientifici in merito) E VERAMENTE UNA PRESA PER I FONDELLI AI MINERBIESI. Bisognerebbe smantellarla e sistemarla in un’area accessibile e meno problematica. 11 ottobre ’20 Tiberio Artioli Da facebook il 3 ottobre 9:24 leggiamo: Ieri sera, presso il Cluster A Snam di via Marconi, si è attivato per errore un allarme che ha causato l’avvio automatico dei protocolli per la messa in sicurezza dell’impianto. Questi hanno comportato lo scarico controllato in atmosfera del gas in quel momento presente all’interno, causando il forte rumore che è stato notato da alcuni cittadini. Si è trattato quindi dell’attivazione di un sistema di sicurezza, che non ha comportato e non comporta alcun tipo di pericolo, e tantomeno non è legato ad alcun tipo di esercizio in sovrappressione, contrariamente a quanto affermato da alcuni (il giacimento di Minerbio non è in sovrappressione). Snam ci informa che rilascerà a breve una nota informativa con maggiori dettagli sull’accaduto. Il Comune di Minerbio sta continuando a monitorare e verificare la situazione. La legge Seveso III dispone che il CTR (Comitato Tecnico Regionale) si occupi della vigilanza tecnica in casi di questo tipo. Ne fanno parte fra gli altri: il direttore regionale, il comandante provinciale e tre funzionari tecnici dei Vigili del Fuoco, due rappresentanti dell’ARPA, un rappresentante del Comun etc. etc. etc. Attendiamo che anche loro facciano un Comunicato Stampa Credo che sia utile aggiornare questo post informando che sul sito web del Comune oggi è stata pubblicata la nota informativa della SNAM sull’evento del 2 c.m. Si rimane in attesa di conoscere l’esito delle verifiche richieste agli organi preposti alla vigilanza (Comitato Tecnico Regionale: competente per gli stabilimenti soggetti alla legge SEVESO III). Atti Lauro =:=:=:=:=:=:=:=:=:= Ai Sindaci di Minerbio Baricella Bentivoglio Al Presidente della Città Metropolitana di Bologna All’Ass.re Regionale alla Protezione Civile p.c. Alle redazioni de Il Resto del Carlino La Repubblica Corriere Bologna E’ TV Rete 7 TRC Bologna Il forte rumore avvertito negli scorsi giorni proveniente dal Cluster A di via Guglielmo Marconi a Minerbio pare, come si legge in una nota facebook non firmata del Comune (avrei preferito la firma di chi per conto di altri, cioè il gestore dell’impianto, comunica notizie inerenti al livello di pericolosità o meno di quanto accaduto), che il tutto sia stato innescato da un errore (quale?) con la conseguente attivazione della procedura di sicurezza. Tutti tranquilli quindi anche se per parecchie ore vari tecnici si sono prodigati per rimediare all’errore che evidentemente non era da prendere sottogamba. Se abbiamo la garanzia da parte del comune (ma quali sono i tecnici al suo interno competenti che possono affermarlo?) che non vi sono pericoli, noi cittadini stiamo tranquilli. Considerato, però, che ci abitiamo, abbiamo investito in case e aziende, i bambini frequentano le scuole, i nostri anziani vi alloggiano e in alcuni casi con poca capacità motoria e quindi autonomia scarsa, saremmo più tranquilli se la SNAM emanasse un comunicato. Chiedo quindi che i comuni sotto i quali si estende la zona si stoccaggio metano, di chiedere ufficialmente a chi di dovere come stanno effettivamente i fatti. Magari è già stato fatto e nel caso esprimo piena soddisfazione, ma in nome della trasparenza tante volte sbandierata, sarei più contento, e al mio pari credo tanti cittadini che sono come san Tommaso, se fosse comunicata un’informazione puntuale e precisa da parte di chi ha l’effettiva responsabilità dell’impianto. Il problema non si esaurisce nella sovrappressione, ma all’insieme della sicurezza in generale. La capacità dello stoccaggio non è un gioco e non ci accontentiamo dell’area ricreativa posta accanto alla recinzione della centrale (e su questo non aggiungo altro perché è veramente una presa in giro) , ma vogliamo, non educatamente vorremmo, sapere se i cittadini dei comuni interessati al giacimento possono è potenzialmente essere in pericolo. Invio la nota alle istituzioni ricordando ai loro responsabili che se i cittadini smettono di avere fiducia forse a volte una ragione forse c’è. Ringrazio per l’attenzione. lì, 6 ottobre 2020 Il Sindaco risponde su Fb citando la risposta della Stogit sul sito del comune 9 ottobre 2020 In relazione all’evento verificatosi a Minerbio in data 2/10/2020: “Attivazione del sistema di sicurezza cluster A” di via Marconi, pubblichiamo di seguito la relazione rilasciata agli Enti dal gestore dell’impianto di stoccaggio Stogit. Di quanto avvenuto, abbiamo informato, richiesto verifiche e osservazioni agli Enti normativamente e tecnicamente preposti alla vigilanza: Prefettura di Bologna, UNMIG di Bologna, Vigli del Fuoco, ARPAE. Allegati: (vedi Facebook) Sappiamo benissimo, perché vogliamo fidarci, che la sperimentazione per comprimere il gas metano a 120 è già terminata, e quindi infondate le preoccupazioni, e riporto la citata nota facebook del comune circa quanto affermato da alcuni (il giacimento di Minerbio non è in sovrappressione). Il problema non si esaurisce nella sovrappressione, ma all’insieme della sicurezza in generale. La capacità dello stoccaggio non è un gioco e non ci accontentiamo dell’area ricreativa posta accanto alla recinzione della centrale (e su questo non aggiungo altro perché è veramente una presa in giro), ma vogliamo, non educatamente vorremmo, sapere se i cittadini dei comuni interessati al giacimento possono è potenzialmente essere in pericolo. Invio la nota alle istituzioni ricordando ai loro responsabili che se i cittadini smettono di avere fiducia forse a volte una ragione forse c’è. Ringrazio per l’attenzione. lì, 6 ottobre 2020 La risposta del Sindaco Lettere al Direttore Una risata vi seppellirà… Così diceva bakunin Orizzonte Non vi paia inverosimile e folle Il cielo terso voglio guardar a mo’ di arte Peccato non veder le montagne ignude Senza tubi e torri saremmo abbagliati e al viso dovremmo portar le mani Son con quei che qui corron per intregrazion di diete Con attenzion per periglio di fuoco Essendoci gas e pressione in abbinamento Basta non scavalcar il cancello sapendo che l’ossido di azoto un po’ nuoce Ci domandiam se ciò è frutto di buongoverno o se qualcun è rimasto e permane assente ma con percorso vita e area gioco facciam festa meglio ancor sarebbe se la centrale fosse bio ma senza pensier alcuno inoltriamoci per giocare La poesia qui riportata che un’anonima mano ha voluto lasciarci vergata a mano nella buchetta della posta, è chiaramente e volutamente una citazione di una della più belle liriche che la letteratura italiana annovera grazie al genio di Giacomo Leopardi. Alludo a L’infinito, composta quando il poeta era appena maggiorenne ispirato durante il cammino sul Tabor, colle che sorge vicino alla residenza di Recanati. La poesia ci parla di immaginazione e della forza capace di superare gli ostacoli che ogni individuo ha davanti a sé, di fargli oltrepassare le barriere che ostacolano la sua vista, esteriore e soprattutto interiore. Il nostro autoctono poeta invece pare chiaro che è pervaso dall’ispirazione quando camminando in via Zena a Minerbio trova come ostacolo verso la visione delle montagne, in specie del Corno alle Scale, la cima più alta della provincia felsinea, l’agglomerato di tubi della centrale di stoccaggio. Il poeta che immaginiamo minerbiese, non si lascia prendere dallo sconforto; riflette sui temi ambientali, si chiede se siam ben governati, se chi avrebbe dovuto e dovrebbe, presta la giusta attenzione, ma cede all’ attività ludica e allo sport che una sapiente visione di chi amministra il territorio ha voluto offrire sotto forma di percorso vita e area giochi. Basta porre attenzione all’inquinamento dell’ossido di azoto e al pericolo che il gas, lì stivato in pressione può generare, per poi godere lasciandoci andare a un inconsapevole gioioso atteggiamento. Tiberio Artioli 11 ottobre 2020 LA REDAZIONE RINGRAZIA

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