di Marco Rinaudo – Gigi era ricoverato in gravi condizioni da 15 giorni a Villa Margherita. Nato il 2 Novembre del 1940 avrebbe compiuto 80 anni proprio ieri. Voglio ricordarlo così: A’ Gigi… famme n’antra mandrakata e dimme che la tua è solo na brutta sceneggiata! Apri quell’occhi please e cambia in fretta il personaggio, che de pensà che n’on ce stai più non cho er coraggio. Ammicca come Pietro… fà de nascosto l’occhiolino, o dì che stai a scherzà, che stai a fà solo un riposino. Insomma tira fori dar baule er corpo scenico, così la smetto cò sto pianto triste e isterico. In quanto genio assoluto de romanità e poesia ì te perdonerò se è stato un atto de ironia, però si invece me dici che purtroppo è tutto vero, me incazzo più der cavaliere nero! Dai Gigi che devi da soffià su 80 candeline, e invece de tanti Auguri tu forse ai scritto la parola fine! E nun ce posso crede. Ma sì vorrai chiuder er sipario cò sto finale brutto e tragico… io me te ricorderò sempre cor tuo sorriso magico. Gigi Proietti, ha rappresentato in vari teatri e nella sua scuola del Teatro Brancaccio, la romanità. Grande amico e sodale di Monica Vitti attrice oggi ottantanovenne. Proietti ha saputo incarnare e interpretare ruoli satirici e ironici come: L’idraulico, il Maresciallo Rocca, Febbre da Cavallo con Enrico Montesano. Ha interpretato magistralmente “La Tosca” film Cult, diretto da Luigi Magni nel 1973 tratto dall’omonimo dramma di Victorien Sardou, rivisto in chiave grottesca e in forma di commedia musicale con musiche del maestro Armando Trovajoli, ove canta la famosissima canzone: “Nun jè da retta Roma”. Tra le manifestazioni di solidarietà annotiamo il fatto che Carlo Verdone proporrebbe di intitolare col suo nome il Teatro Brancaccio “succursale di casa sua”, una gigantografia di “Mandrake” illumina oggi Colosseo e Campidoglio, la triste notizia è enfatizzata nel piazzale di Saxa Rubra, e giovedì (5 novembre), giorno delle esequie, sarà proclamato il lutto cittadino nella Capitale. Un grande attore Gigi Proietti, che lascia un vuoto incolmabile nei cuori di quanti lo hanno amato. Lascia le figlie, Susanna e Carlotta e la moglie mai sposata Sagitta Alter, unitamene ad una infinità di ammiratori e amici. Chi ha visto la tomba di Ettore Petrolini al Verano, sa che anche Lui è degno di simile trattamento.