Manuale di soccombenza

Proposta di compitino per casa: ripassare la Storia! Prego andare a pagina “5 agosto 2011” e rileggere la lettera che la premiata ditta Draghi/Trichet spedisce a Berlusconi, con la quale “invita” il governo italiano a procedere alle riforme superneoliberiste per evitare di incorrere nelle punizioni dell’Europa. È il perfetto “Manuale di soccombenza”. Trovate qui tutto quello che devono e dovranno fare i sudditi europei per meritarsi uno striminzito 6 meno meno, alla faccia della tanto declamata “cittadinanza attiva” e dei bellissimi documenti, di là da venire, tipo “Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile” del 2015 o “Le 8 competenze chiave europee” del 2018. Tre anni prima la “scellerata” Grecia era stata immolata al dio Mercato e costretta a svendere i suoi gioielli per la gioia di investitori stranieri che a prezzi di saldi acquistarono quanto di meglio la disgraziata Grecia poteva offrire, compresi aeroporti e infrastrutture di ogni tipo. Cina, Germania e altri paesi poterono accedere a beni con operazioni che in una società eticamente sana dovrebbero essere considerate vergognose. Ma il Mercato, si sa, non conosce la vergogna! Tutti fecero la loro parte per “aiutare” la Grecia, anche l’Italia che con Ferrovie dello Stato siglò vantaggiosi accordi riguardanti la rete ferroviaria greca. Ma, si sa, “pecunia non olet” e se c’è da fare affari l’etica può attendere…… Puntualmente giunse tre anni dopo il monito all’Italia, che continuava a vivere al di sopra delle proprie possibilità. E questo era inaccettabile per paesi con comportamenti inappuntabili, come, per esempio, l’Olanda e la sua politica di dumping fiscale (sic!). E i poveri insegnanti a cercare di spiegare che la Storia è importante per sapere da dove veniamo e verso dove andiamo, salvo poi essere smentiti da politici, media e storici un tanto al chilo che si affannano ad occultarla per potere servire meglio i loro padroni. E mi sovvien il Fubini che per non dispiacere l’establishment evitò, poco prima delle ultime elezioni europee, di riportare la notizia che, durante la macelleria sociale che si stava perpetrando ai danni della Grecia, erano morti molti più bambini, per via dei tagli alla sanità che ancora oggi gridano vendetta, dato statistico che emergeva dal confronto della mortalità infantile prima e dopo il massacro. Roba da  crimine contro l’umanità! E tutto questo contro la volontà del popolo greco che si era espresso contro l’ingresso della Troika negli affari interni. Abbasso Varoufakis e viva Tsipras! La tanto strombazzata sovranità veniva sospesa in nome di un ideale più alto (dopo tanti anni, tanti di noi stanno cercando di capire quale). Le conseguenze dei compitini lasciati dalla premiata ditta all’Italia non si fecero attendere. Riforme lacrime e sangue, tagli da fare tremare i polsi; ma la cosa che ci fece più male fu il pianto di una ministra, di cui preferiamo non ricordare il nome, nel momento in cui dovette annunciare le ferali notizie riguardanti le pensioni degli italiani. A conferma della ottusa volontà che caratterizza gli europeisti a go go, ascoltiamo oggi, sgomenti e rassegnati più che preoccupati, alle voci che si levano dalla “libera informazione” ad indicare il salvatore della Patria, un tale Mario Draghi, benefattore dell’umanità. Proprio lui, il cosiddetto “convitato di pietra” di tutti i tavoli di crisi governative, il sostenitore del “pilota automatico”, ovvero di quel meccanismo che, in barba alle scelte del popolo, decide quali sono le strade da intraprendere in ambito economico-finanziario, lasciandosi alle spalle quella che dovrebbe essere la più nobile delle attività umane, quella politica che ha tradito se stessa nel momento in cui al bene comune ha sostituito gli interessi di pochi.