di Sergio Fanti
Per descriverla bisognerebbe ricorrere al solito affastellato di luoghi comuni: garbo, eleganza, educazione. E allora ripeschiamo ciò che di lei scrisse Achille Campanile: “A dir le sue virtù, basta un sorriso…Quello della Orsomando appartiene al genere arguto e birichino”. Perché lei, Nicoletta Orsomando, era una ragazza a modo ma per nulla banale, e a livello subliminale trasmetteva autoironia ogni qual volta esplicava il suo meticoloso compitino di annunciatrice. Nicoletta era femmina, allora era ancora lecito esserlo, aveva la sagacia delle persone intelligenti e il senso della misura tramandato da ataviche saggezze.
Era il volto con cui si aprivano le serate. Ma Nicoletta era anche molto altro. Nata a Casapulla in provincia di Caserta, figlia di un compositore, partecipò ad alcuni film, era una valida conduttrice, e probabilmente avrebbe desiderato fare tanto altro.
Rispettatissima dalle colleghe (le mitiche “signorine buonasera”), ha goduto della loro amicizia a carriera finita. Sì, era un’altra TV. Forse l’egida democristiana, con pasticci e doppie morali, non era poi così male.
foto tratta da today.it