Sono passati più di cinquant’anni dallo sbarco sulla Luna dei primi astronauti, avvenuto alle ore 20:17 UTC del 20 luglio 1969, e ancora ci sono persone che gridano al complotto. Nei decenni passati nessuno è riuscito a presentare una solida prova di come il governo americano avrebbe inventato tutto. Tra le tante e fantasiose idee che sono state proposte per spiegare come nessun essere umano sarebbe mai sbarcato sulla Luna c’è anche quella che coinvolgerebbe Stanley Kubrick (1928-1999), il regista di 2001: Odissea nello spazio.[1] Con questa opera cinematografica il famoso regista avrebbe dimostrato di avere le capacità tecniche per poter realizzare un set ad hoc per un finto allunaggio.
Perché l’allunaggio è reale
- Le immagini che ritraggono l’astronauta americano Neil Armstrong (1930-2012) che cammina sulla Luna furono realizzate grazie alla telecamera posta esternamente al modulo lunare (LEM).
- La bandiera degli Stati Uniti d’America che i filmati ci hanno mostrato è “rigida” anche se in presenza della microgravità spaziale non dovrebbe esserlo. Questo è dovuto al fatto che il drappo americano fu fissato a un’asta orizzontale, proprio per evitare l’effetto cascante.
- La famosa impronta sulla Luna non è quella delle scarpe della tuta degli astronauti ma bensì delle soprascarpe protettive utilizzate proprio per le attività sul suolo del nostro satellite.
- L’impronta sopracitata è così nitida perché il materiale di cui è fatto il suolo lunare è la regolite. Questo materiale consiste di frammenti di roccia e polveri granulari che, in condizioni di microgravità, risulta essere più compatto.
- I campioni lunari raccolti dagli astronauti vennero inviati a molti laboratori per le analisi scientifiche.
- Nelle immagini in cui Neil Armstrong ed Edwin Eugene “Buzz” Aldrin (1930- ) si trovano sul suolo lunare, lo spazio ci appare buio e il cielo non è azzurro anche se è giorno. Questo è dovuto al fatto che il nostro satellite non presenta un’atmosfera.
- Tra gli strumenti scientifici disposti sul suolo lunare dagli astronauti c’è un riflettore formato da 100 prismi. Ancora oggi il riflettore può essere colpito da un raggio laser inviato dalla Terra che, dopo essere tornato indietro, permette di calcolare la distanza esatta dalla Terra alla Luna.
Un’altra considerazione che dobbiamo fare è quella legata alle persone coinvolte in quella che fu la cosiddetta “Corsa allo Spazio”. Durante quegli anni furono migliaia le persone, tra scienziati, ingegneri, tecnici e amministrativi, che lavorarono ai vari programmi spaziali. Mentirono tutti comprese le loro famiglie ? Riuscirono tutti a mantenere il segreto per decenni su un fantomatico complotto lunare ? Un’ultima importante considerazione riguarda il fatto che, in piena Guerra Fredda, gli Stati Uniti d’America non erano gli unici a inseguire il sogno dello sbarco sulla Luna ma erano in gara con l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS). Se l’allunaggio fosse stato veramente solo un grande bluff, l’Unione Sovietica non se ne sarebbe accorta avendo concluso molte delle prime e fondamentali imprese spaziali ? Non scherziamo.
Prima di screditare il duro e lungo lavoro di migliaia di persone e coloro che sono morti nel tentativo di realizzare alcune delle più sorprendenti imprese spaziali, bisognerebbe contare fino a… 384.399.[2]
[1] 2001: A Space Odyssey fu presentato in anteprima il 2 aprile 1968 a Washington, USA.
[2] 384.399 km rappresentano la distanza media tra la Terra e la Luna.