Charles Darwin – Il lavoro di una vita

1

Il 12 febbraio 1809 nasceva il naturalista britannico Charles Robert Darwin (1809-1882). Ogni anno, nel giorno della sua nascita, si festeggia il Darwin Day al fine di ricordare il suo prezioso lavoro. La teoria dell’evoluzione per selezione naturale rappresenta una delle teorie scientifiche più importanti e rivoluzionarie nella storia dell’umanità.

Fino alla pubblicazione della sua opera più famosa “L’origine delle specie” (On the origin of the species, 1859), la maggior parte della gente era fermamente convinta della veridicità del creazionismo. Si riteneva che Dio avesse creato la Terra e tutti gli organismi viventi, uomo compreso. L’arcivescovo anglicano James Ussher (1581-1656) arrivò perfino a calcolare, in base alla Bibbia, che la data della creazione doveva essere il 4004 a.C.

Prima di Darwin altri scienziati avevano dubitato di tale visione. Charles Lyell (1797-1875)[1] riteneva che le terre e le montagne fossero il risultato di una lunga e lenta evoluzione. I francesi Georges-Louis Leclerc, conte di Buffon (1707-1788)[2] e Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829)[3] intuirono che gli organismi potessero subire un cambiamento nel tempo ma senza riuscire a spiegare in maniera convincente come questo fosse possibile.

Fu Darwin a capire che l’evoluzione avviene per selezione naturale che, generazione dopo generazione, porta a mantenere le variazioni utili a discapito di quelle non favorevoli. La selezione naturale si basa sul fatto che gli individui meglio adattati all’ambiente nel quale vivono hanno una probabilità maggiore di sopravvivere e riprodursi, trasmettendo così le proprie caratteristiche alla prole.

La pubblicazione dell’opera fu il risultato di un lunghissimo lavoro che seguì il viaggio da lui effettuato a bordo del brigantino HMS Beagle. Il viaggio, che fu letteralmente un’avventura, ebbe inizio il 27 dicembre 1831 e terminò il 2 ottobre 1836. Durante le numerose tappe nelle terre del sud del mondo Darwin osservò, prese appunti e raccolse migliaia di campioni. I reperti raccolti furono talmente tanti che, quando navi di ritorno in Inghilterra venivano incrociate, Darwin li faceva caricare perché venissero portati a esperti delle singole materie.

Per oltre vent’anni Darwin studiò i suoi appunti, raccolse prove, fece esperimenti nella serra di casa e si confrontò con altri scienziati. Sarà il manoscritto inviatogli da Alfred Russel Wallace (1823-1913)[4], che era giunto a idee simili alle sue, e l’insistenza di alcuni colleghi e amici a spronare Darwin a pubblicare il lavoro di una vita. Prima però, nel 1858, i due scienziati pubblicarono un articolo insieme.

Alla pubblicazione dell’opera seguì un intenso dibattito non solo per la rivoluzionaria idea mostrata da Darwin ma anche per il successo riscontrato dall’opera. L’idea in contrasto con il creazionismo sconcertò molti scienziati e uomini di chiesa. Nella sua opera Darwin non afferma che l’uomo discende dalle scimmie ma bensì che esso rappresenta una mutazione come le altre. L’uomo non è il risultato più alto dell’evoluzione. Questa possibilità suscitò grande clamore e lo scienziato fu oggetto di scherno.

Sebbene Darwin comprese e definì l’importanza della selezione naturale, non fu però in grado di stabilire come venissero ereditate le caratteristiche che favoriscono l’individuo più adatto a un determinato ambiente. Bisognerà attendere l’inizio del ‘900 e la riscoperta del lavoro di Gregor Johann Mendel (1822-1884)[5] ma… questa è un’altra storia.

Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito dell’Enciclopedia Britannica (britannica.com).

Documentario per approfondire: Charles Darwin and the Tree of Life (BBC Earth, 2009).

Grazie al suo scrupoloso lavoro e alla capacità di osservazione, Darwin ci ha permesso di comprendere come la diversità e la capacità di adattamento possa essere non solo un vantaggio selettivo ma anche una ricchezza di cui tutto il pianeta può beneficiare.


[1] Fu un geologo scozzese.

[2] Fu un naturalista e matematico francese.

[3] Fu un naturalista e soldato francese. Servì nella guerra dei sette anni (1756-1763).

[4] Fu un naturalista, geografo ed esploratore. Viene considerato il padre della biogeografia.

[5] Fu un frate dell’Ordine di Sant’Agostino e uno scienziato. Il suo lavoro sperimentale sui caratteri ereditari portò alla formulazione delle leggi sull’ereditarietà. Viene considerato il padre fondatore della Genetica.