E se dessimo il “bonus psicologo” ai nostri politici?

Ho una modesta proposta, finalmente a favore della tanto bistrattata categoria dei politici italiani. Prendendo spunto dalla norma che prevede un “bonus psicologo” a favore di tutti quelli che hanno subito importanti conseguenze psicologiche in seguito alle restrizioni dovute al covid19, ho pensato che sarebbe giusto destinare questo bonus ai ministri del governo e al suo Presidente, per aiutarli a superare lo stato confusionale in cui versano e di cui sono palesemente vittima, solo che si guardi alle contraddittorie norme che dovrebbero regolamentare, a loro giudizio, la vita dei cittadini, fornendo loro una guida sicura per superare l’attuale situazione pandemica. Sarebbe questa una vera azione umanitaria in grado di consentire alla nostra classe politica di ritornare in se stessa, dopo questa delirante parentesi, giusto per evitare che possa essere paragonata a quel soldato giapponese che, finita la guerra, per tre decenni, rimase in trincea ignaro di quello che era accaduto attorno a lui. Si otterrebbero così, in un sol colpo, due risultati: il primo, più importante, ricondurre sul piano della razionalità le menti contorte e sofferenti dei politici, il secondo di liberare il popolo italiano dall’incubo, non del virus, che in verità non fa più paura, almeno non quanto quella conseguente alle decisioni prese dal governo e dai suoi componenti, ma delle norme attualmente vigenti, incredibilmente prive di fondamento, sottraendolo così, finalmente, alle  vessazioni cui viene quotidianamente  sottoposto.