25 maggio 2022 – Un edificio che ha migliore protezione al fuoco non trae alcun vantaggio assicurativo. Questo genera un gap che può favorire la scelta di materiali più rischiosi per gli edifici e per la sicurezza della persona. È questo il monito che lanciano Confabitare, Movimento Consumatori e Rockwool.
Le tre organizzazioni vogliono richiamare gli operatori assicurativi a contribuire ad una maggiore sicurezza degli edifici, proponendo la qualità dei materiali di edilizia e facciate – in particolare per i palazzi e gli edifici più sensibili come scuole, case popolari ed ospedali – come discriminante per il premio assicurativo. La scelta di materiali combustibili per avere un risparmio sul breve termine si può tramutare in maggiore rischio per l’edificio e di conseguenza per le persone.
Dalle facciate degli edifici possono propagarsi fiamme pericolose per le persone e distruttive per gli edifici; tuttavia, la Regola Tecnica Verticale non vincola i costruttori all’utilizzo di materiali incombustibili.
Confabitare, Movimento Consumatori e Rockwool Italia sollecitano il sistema assicurativo: rivedere i parametri dei premi per gli edifici più protetti contribuirebbe alla diffusione di buone pratiche.
L’urbanizzazione e il cambiamento climatico hanno posto nuove sfide al modo di vivere moderno e sono aumentati i fattori che possono favorire incendi: più edifici, più edifici alti, più edifici vicini gli uni agli altri, più unità immobiliari in minori metri quadri; è aumentata la presenza di cablature elettriche e di tecnologia, collegata anche all’aumento di soluzioni energetiche innovative come l’installazione di pannelli fotovoltaici, e cresce il numero di colonnine elettriche per le auto. Si incrementa di conseguenza il fattore di rischio per le persone. Il Forum per la sicurezza domestica elettrica europea ha stimato che ogni anno si verificano ancora 280.000 incendi di origine elettrica in tutta l’UE, causando una media annua di 1.000 morti e danni materiali per 6,25 miliardi di euro.
Secondo le statistiche dei Vigili del Fuoco, per il 2020 in Italia gli appartamenti e locali di abitazione ed edifici in genere oggetto di incendio sono stati 45.500, cioè il 19% di tutti gli interventi dei Vigili. Perché? Cause elettriche, problemi per camini o canne fumarie, mozziconi di sigaretta o fiammiferi.
LE VOCI DEI CONSUMATORI E DEL MERCATO
Alberto Zanni, Presidente nazionale Confabitare, sottolinea un ritardo normativo tutto italiano: “La protezione dal fuoco deve essere fattore integrante di progettazione e riqualificazione degli edifici. Tuttavia, ancora, per le facciate di edificidi altezza superiore ai 18 metri si scelgono materiali combustibili. Anche la nuova Regola Tecnica Verticale lascia ancora aperta questa tematica”.
“Anche il panorama assicurativo legato al rischio d’incendio mostra purtroppo alcune lacune”, sottolinea Ovidio Marzaioli, Vicesegretario Generale del Movimento Consumatori, che aggiunge: “Non sono presi in considerazione i materiali utilizzati nella costruzione o ristrutturazione degli edifici, lasciando ampio margine di scelta a costruttori e progettisti. Sarebbe utile una riflessione sull’introduzione di premi assicurativi diversificati sulla base dei materiali utilizzati per gli interventi in facciata”.
Secondo Aipai, l’associazione dei periti assicurativi, ogni anno si verificano 35mila incendi nelle abitazioni private. Il tema più delicato rimane infatti il rischio di combustione. Paolo Migliavacca, Business Unit Director ROCKWOOL Italia commenta: “Il progresso tecnico ha reso disponibili materiali plastici per l’isolamento derivanti dal petrolio che sono combustibili, giocando quindi un ruolo fondamentale nella propagazione del fuoco in caso di incendio. L’uso di materiali inorganici sicuri e sostenibili che non partecipano in maniera attiva alla propagazione dell’incendio, garantisce il più elevato grado di sicurezza antincendio e ottime performance termiche.
LE RIQUALIFICAZIONI POSSONO INCREMENTARE IL RISCHIO
L’assicurazione globale fabbricati è una polizza stipulata a protezione del valore dei condomini e protegge dal rischio di subire un ingente danno patrimoniale a seguito di un incendio a una qualsiasi parte del condominio. Il premio assicurativo è però determinato dal valore di ricostruzione a nuovo, e non tiene conto dei materiali utilizzati per la riqualificazione.
In questo scenario anche Anapa, Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione, ha evidenziato come le ristrutturazioni agevolate dal Superbonus del 110% siano un’occasione per controllare ed aggiornare le coperture assicurative a protezione degli immobili.
Le regole attuali prevedono che progettisti e costruttori debbano certificare i requisiti di sicurezza di un immobile attraverso la Certificazione antincendio per gli edifici (CPI). Si tratta di un attestato che riconosce a un edificio la conformità alla vigente normativa antincendio. Tuttavia, il CPI non è obbligatorio per tutti gli edifici, ma solo per condomini dotati di impianti di riscaldamento centralizzato alimentati a combustibile, con potenza superiore a 116 kW; autorimesse pubbliche o private la cui area supera i 300 mq; fabbricati a uso abitativo di altezza superiore ai 24 metri.
Informazioni su Confabitare
Confabitare, Associazione Proprietari Immobiliari è l’Associazione italiana a tutela degli interessi dei proprietari immobiliari e degli amministratori di condominio. Fondata nel 2009 a Bologna, si pone molteplici obiettivi, tra cui quello di fornire assistenza ai propri associati negli ambiti più diversi – in materia legale, tecnica, tributaria, amministrativa, contrattuale, sindacale e nei vari ambiti in cui risulta coinvolto il diritto di proprietà immobiliare. Non solo, la stessa si pone l’obiettivo fondamentale di essere il riferimento e l’interlocutore principale nei confronti delle Autorità e delle Istituzioni per discutere di tutte le problematiche legate al mondo della casa e dell’abitare. L’Associazione è presente su quasi tutto il territorio nazionale: sono, ad oggi, infatti presenti 80 sedi dislocate in 19 regioni su 20 per un totale di oltre 51.300 iscritti.
Informazioni su Movimento Consumatori
Movimento Consumatori, nasce a Milano nel 1985, con l’obiettivo di diventare un organismo collettivo e inclusivo finalizzato a promuovere e contribuire al pieno riconoscimento e realizzazione dei diritti dei consumatori come diritti civili nel mercato. L’Associazione è riconosciuta dal Ministero dello Sviluppo economico tra le associazioni dei consumatori maggiormente rappresentative e collabora con le vari Authority di controllo, si relaziona con le principali associazioni di categoria e svolge attività di lobbying. L’Associazione fornisce, inoltre, ogni anno assistenza a più di 150mila consumatori.
Uno degli obiettivi principali dell’associazione è quello di contribuire al pieno riconoscimento e alla realizzazione dei diritti di cittadinanza economica nel mercato attraverso la promozione della regolamentazione globale dell’economia, l’attuazione dei diritti costituzionali in tema di uguaglianza e lotta alla discriminazione richiamando le istituzioni e le imprese al principio costituzionale per cui l’attività economica non deve svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da arrecare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana.
Informazioni sul Gruppo ROCKWOOL
Il Gruppo ROCKWOOL, fondato nel 1937, è leader mondiale nella realizzazione di prodotti e soluzioni sostenibili in lana di roccia, materiale ottenuto a partire dalla roccia basaltica, che trova applicazione in diversi settori, dal real estate ai trasporti, dall’orticoltura alla gestione delle risorse idriche. La mission del Gruppo è quella di realizzare prodotti e soluzioni, creati a partire dalle proprietà naturali della roccia, per affrontare le sfide attuali, tra cui la riduzione dell’impronta energetica, l’offerta di soluzioni per proteggere la vita, i beni e l’ambiente creando ambienti confortevoli, sicuri e sani. Quotato al NASDAQ di Copenaghen (Danimarca), ROCKWOOL conta circa 11.968 dipendenti in 40 Paesi, nel 2021 ha registrato ricavi pari a 3.088 milioni di euro. Il maggior azionista, oggi, è la Fondazione Rockwool che detiene il 23% delle azioni. La Fondazione, istituita nel 1981, è un’organizzazione indipendente e autosufficiente dal punto di vista finanziario. Le attività di produzione di ROCKWOOL sono articolate in 51 stabilimenti produttivi dislocati che operano in tutto il mondo. Presente in Italia dal 1989, l’azienda conta più di 70 dipendenti e un fatturato al 2020 di circa 60 milioni di euro.
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