Negli ultimi anni, Confabitare – Associazione proprietari immobiliari – ha seguito con attenzione l’operato dei consorzi di bonifica e ha ritenuto necessario, già in passato, esprimere un forte dissenso riguardo alla loro gestione, ritenuta non adeguata dall’associazione stessa.
I consorzi di bonifica sono enti pubblici incaricati di agire nell’interesse generale della collettività, con l’obiettivo di garantire la sicurezza del territorio e una corretta gestione delle risorse idriche. Diverse sono le attività che rientrano nelle competenze dei consorzi, tra cui la manutenzione dei corsi d’acqua, la realizzazione e la gestione di opere idrauliche, il controllo degli impianti di irrigazione e drenaggio, la salvaguardia dell’equilibrio idrogeologico e la tutela dell’ambiente.
“Proprio dai giorni scorsi stanno arrivando le cartelle per il pagamento annuale dei consorzi di bonifica – commenta Alberto Zanni, Presidente nazionale di Confabitare – e la loro utilità si evince da quello che sta succedendo”.
E’ ormai diventato evidente a tutti che i consorzi di bonifica non stiano svolgendo un lavoro adeguato e nel contesto delle discussioni parlamentari sulla riduzione dei costi della politica e sull’eliminazione degli enti considerati superflui, Confabitare ritiene opportuno tutelare i proprietari immobiliari attraverso l’eliminazione di imposte, tasse e contributi che comportano solo spese senza apportare alcun beneficio tangibile alla comunità.
Alberto Zanni sottolinea che questi consorzi sono ormai organismi burocratici paralizzati dall’inefficienza delle competenze operative e continuano comunque a richiedere contributi ai proprietari immobiliari dei territori di loro competenza, aggravando ingiustificatamente il carico fiscale nel settore immobiliare. Inoltre, i consorzi continuano a distribuire gettoni e compensi ai Consiglieri. Zanni afferma che non è più tollerabile, soprattutto in un momento di difficoltà generale e recessione economica come quello attuale, che esistano enti che richiedono tributi ingiustificati, non legittimi e che non svolgono un lavoro adeguato, fatto evidente a tutti.
Confabitare ha quindi scritto una lettera al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per richiedere la soppressione dei Consorzi di bonifica e ha inoltre avviato una petizione popolare per la loro soppressione, fino ad oggi, ha raccolto oltre 5.000 firme a sostegno dell’iniziativa. Coloro che desiderano aderire possono firmare la petizione recandosi presso la sede CONFABITARE di Bologna, in Via Marconi n.6/2, o contattando il numero di telefono 051/270 444.