Confabitare – Associazione Proprietari Immobiliari – esprime la propria delusione per il recente processo decisionale riguardante il passaggio del tram nella città di Bologna che ha visto coinvolte le associazioni di commercianti, ma non di proprietari immobiliari.
“Un approccio più inclusivo consentirebbe al Comune di ottenere un quadro più completo delle diverse opinioni e preoccupazioni presenti nella nostra comunità”. Commenta Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare.
Limitarsi a consultare solo le associazioni dei commercianti potrebbe portare a una visione parziale della situazione, concentrata principalmente sugli aspetti economico-commerciali. È fondamentale considerare anche gli impatti sociali, l’equilibrio della qualità della vita dei residenti nella zona interessata e gli aspetti economici relativi al valore degli immobili.
“Un palazzo che ospita attività commerciali al piano terra e diverse decine di appartamenti di proprietà al di sopra, richiede un approccio olistico e inclusivo. È essenziale coinvolgere tutte le parti interessate e ascoltare attentamente le diverse prospettive – continua Zanni -. Noi stiamo comunque lavorando per i nostri associati proprietari di appartamenti situati nelle vie di passaggio del tram”.
Secondo i risultati della ricerca condotta dall’Osservatorio Immobiliare e dal Centro Studi di Confabitare la realizzazione del tram sta avendo un impatto significativo sul mercato immobiliare della città.
Confabitare condivide i risultati della ricerca del proprio Centro Studi, chiede un fondo di garanzia e sgravi fiscali per i proprietari immobiliari
“Come presidente di Confabitare, sono profondamente preoccupato per i risultati della ricerca condotta dall’Osservatorio Immobiliare e dal Centro Studi di Confabitare – commenta Zanni – perché lo sconvolgimento del piano del traffico contribuirà a creare un clima di incertezza e preoccupazione tra i proprietari immobiliari e la speculazione al ribasso porterà a conseguenze gravissime per la sicurezza delle persone e la reputazione del quartiere, che si riversano nuovamente sul mercato”.
I dati della ricerca, presto elencati, parlano chiaro e per questo Confabitare chiede di essere inserita nella cabina di regia che seguirà tutti i lavori della messa in opera della tramvia per tutelare i proprietari immobiliari, che venga istituito un fondo di garanzia per i danni causati ai proprietari immobiliari e che i proprietari vengano risarciti attraverso sgravi fiscali.
Dopo la fine dei lavori per la realizzazione del tram, gli immobili presenti sul percorso del tram subiranno una svalutazione media del 20% per i valori della compravendita e del 30% per i valori delle locazioni. Ciò comporterà anche un allungamento significativo dei tempi di realizzazione per i proprietari che vogliono vendere o affittare le loro abitazioni. Si prevede che per locare un appartamento ci vorranno circa sei mesi e fino a 12 mesi per poterlo vendere.
Durante tutto il periodo dell’apertura dei cantieri, la svalutazione degli immobili per quanto riguarda la compravendita potrebbe raggiungere punte negative anche del 50%.
La situazione attuale solleva preoccupazioni legittime riguardo a potenziali conseguenze negative, tra cui il rischio di speculazione al ribasso. In questa dinamica, i proprietari immobiliari potrebbero trovarsi in difficoltà nel vendere le loro proprietà e potrebbero ricevere offerte ancora più basse da speculatori interessati a sfruttare la situazione.
Questa speculazione potrebbe portare a un deterioramento del valore degli immobili e potrebbe avere implicazioni sociali indesiderate com’è già successo. È possibile che, in alcuni casi, gli immobili vengano acquistati da terzi che potrebbero destinarli a usi non conformi o non desiderabili come l’utilizzo improprio da parte di una certa fascia di extracomunitari o come luoghi di attività legate alla prostituzione.
Tali situazioni non solo minano il valore e l’integrità delle proprietà, ma possono anche avere un impatto negativo sulla comunità e sulla qualità della vita degli abitanti.
Confabitare ritiene che sia importante affrontare questa situazione in modo proattivo, lavorando insieme alle autorità locali e alle altre parti interessate per sviluppare politiche e meccanismi che proteggano gli interessi dei proprietari immobiliari e assicurino che le proprietà siano utilizzate in modo compatibile con l’ambiente circostante e le norme vigenti.
La ricerca di Confabitare riguarda anche gli immobili commerciali per i quali si prevede una svalutazione del 40/45% del valore della compravendita e con tempi di realizzazione che arriveranno fino a 36 mesi. Questo è dovuto al forte calo del fatturato delle attività commerciali. Stessa riduzione del 40% anche per i locali destinati a uffici o studi professionali.
Le cause principali di questo calo del mercato immobiliare sono date dallo sconvolgimento del piano del traffico e dalle maggiori difficoltà a raggiungere quelle zone, e alcuni tratti di strada saranno addirittura chiusi al traffico. Altre cause sono il rumore conseguente al passaggio del tram, le vibrazioni causate dal tram che vengono trasmesse agli immobili e la carenza dei parcheggi e posti auto che saranno eliminati per fare spazio alle rotaie del tram. Inoltre, i pedoni avranno difficoltà ad attraversare le strade, a causa degli impedimenti delle zone protette per il tram.
Confabitare invita le autorità competenti a considerare attentamente l’impatto che la realizzazione del tram sta avendo sul mercato immobiliare della città e a prendere provvedimenti per mitigare gli effetti negativi sulla proprietà immobiliare e le esorta a considerare i proprietari immobiliari nel processo decisionale e fornire maggiori informazioni e trasparenza ai proprietari di immobili, affinché possano prendere decisioni informate sul futuro delle loro proprietà.