“Gli anni che cantano”, lunedì 29 gennaio al Centro civico Borgatti la proiezione del film di Filippo Vendemmiati sul Canzoniere delle Lame

Il Canzoniere delle Lame, attivo per vent’anni, dal 1967 al 1987, è stato un gruppo musicale in grado di fare ricerca e proporre al pubblico una nuova canzone politica e militante, a partire dal recupero dei repertori della musica popolare. L’attività del gruppo, fondato da Janna Carioli e Gianfranco Ginestri, conta più di mille concerti a cui, in Italia e all’estero, hanno assistito gli emigrati italiani in Svizzera, gli operai in lotta nelle fabbriche occupate, ma anche il pubblico dei grandi festival internazionali, quali il Festival de l’Humanité di Parigi o il Festival mondiale della Gioventù a Berlino Est.
Ed è per celebrare gli 80 anni di Gianfranco Ginestri e una peculiare esperienza di condivisione artistica, sociale e politica, calata nel territorio dell’allora Quartiere Lame di Bologna, che la Biblioteca Lame – Cesare Malservisi in collaborazione con il Quartiere Navile promuove la serata-proiezione del film di Filippo Vendemmiati Gli anni che cantano (2020), prodotto da Filandolarete, Open Group e Be Open, con il sostegno di Emilia-Romagna Film Commission, distribuito da Genoma Films e presentato in anteprima mondiale per la sezione Art and Music del Biografilm Festival nel 2020.

L’appuntamento è per lunedì 29 gennaio alle 18 al Centro Civico Borgatti in via delle Lame 51, con ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili. Sarà presente il regista.

Il film ripercorre la storia degli studenti, insegnanti e lavoratori che hanno fatto parte del gruppo e il loro uso della canzone popolare come strumento politico, di protesta e di lotta. Nella ricostruzione dei fatti, Vendemmiati attinge a materiali di repertorio a supporto della comprensione delle vicende del Canzoniere. Fonte principale di queste preziose risorse d’epoca è l’Archivio storico del Canzoniere delle Lame, donato alla Biblioteca Lame da Gianfranco Ginestri nel 2006 e qui conservato. Ne fanno parte 1.176 dischi LP, 10 dischi 33 giri e 1/2, 388 dischi 45 giri, 674 audiocassette analogiche, 98 nastri a bobine, 505 libri, 20 cartelle di documenti vari d’archivio e materiale grigio, circa 1.000 foto, 15 volumi di rassegna stampa e un registratore Gelosino.
L’archivio è a disposizione di studiosi ricercatori, musicisti, cittadini interessati e curiosi.
È possibile consultarlo su appuntamento indirizzando la richiesta per email a bibliotecalame@comune.bologna.it

La proiezione di lunedì 29 gennaio sarà un momento gioioso e celebrativo, ma anche un’occasione di incontro e di dialogo tra le persone protagoniste di allora, quelle che vivono il quartiere e la biblioteca oggi e le cittadine e cittadini di Bologna interessati a conoscere una storia musicale e sociale unica.

Storia del Canzoniere delle Lame (testo di Monica Matassini e Salvatore Panu)
Nel 1960, al “Campeggio dei Pionieri” di Castelluccio (Bologna) i sedicenni Janna Carioli e Gianfranco Ginestri imparano i canti dei “Cantacronache”. È fin da allora che attivano le loro ricerche e raccolgono materiali sulle canzoni popolari di tradizione orale, sui canti delle mondine, sui canti partigiani e più in generale sul canto sociale legato ai movimenti politici, alle lotte contadine, sindacali, studentesche e operaie. Dal 1963 cominciano a raccogliere documenti sonori con un registratore a bobine, il Gelosino. Nel 1966, per esempio, registrano ai Giardini Margherita di Bologna lo spettacolo “No alla guerra” con Ivan Della Mea. Nel 1967 viene stampato il libretto Canzoniere ribelle dell’Emilia-Romagna e i due fondano il “Canzoniere delle Lame”. Il gruppo musicale era costituito da studenti, insegnanti e lavoratori e provava nella Casa del Popolo del quartiere Lame di Bologna. Il debutto ufficiale avviene il Primo Maggio 1968, a Modena, prima del comizio di Nilde Jotti. Cominciano quindi i concerti in Emilia-Romagna, le tournée in Italia (nel circuito delle Feste dell’Unità, nella rete dei Circoli ARCI, nei teatri) e all’estero, in Francia, a Parigi (al Festival de l’Humanité), in Svizzera, nelle due Germanie, a Berlino Est (al Festival mondiale della Gioventù), in Jugoslavia, Cecoslovacchia, Spagna, Portogallo, poi a Cuba nel 1976, a Malta, in Grecia, in Turchia; nel 1977, per l’Otto Marzo, passano anche nella TV nazionale, poi sono in Sardegna, in Austria, nell’URSS. Nel 1980 “millesimo spettacolo”, alla Sala Bossi di Bologna. Dal 1981 cominciano le tournée dei “solisti delle Lame” e continuano i concerti nella rete di contatti acquisiti, a cui si aggiungono anche Olanda e Bulgaria. Una buona parte dei materiali dell’archivio è stata raccolta proprio grazie alla documentazione e agli scambi che avvenivano durante le tournée fra musicisti e organizzatori. Il gruppo ha svolto anche attività con le scuole del territorio bolognese, in particolare con le scuole “Grosso” del quartiere Navile, coinvolgendo bambini e insegnanti nell’apprendimento di canti popolari e nei percorsi di ricerca. Nel 1987, dopo venti anni di attività intensa, il gruppo del “Canzoniere delle Lame” si scioglie, ma l’archivio continua a vivere, custodito e arricchito instancabilmente da Gianfranco Ginestri. Tra il 2000 e il 2005 viene affidato a Salvatore Panu e Noemi Bermani e con la collaborazione dell’Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna viene catalogata una parte dei materiali. Nel 2006, infine, Gianfranco Ginestri dona ufficialmente l’archivio costituito in quarant’anni di attività alla Biblioteca “Lame” del quartiere Navile, nei luoghi in cui era nato e che avevano dato il nome al gruppo.