ANASTE EMILIA-ROMAGNA: eletto il Consiglio Direttivo per il triennio 2024-2026

Rinnovate, nella sede di Confcommercio ASCOM Bologna, le cariche regionali di ANASTE – Associazione Nazionale Strutture territoriali e per la terza età per il triennio 2024-2026.  Al timone dell’ANASTE che nel territorio regionale dell’Emilia-Romagna aggrega e rappresenta 35 strutture residenziali, si conferma per il quinto mandato di fila, Gianluigi Pirazzoli già presidente della Fondazione Sant’Anna e Santa Caterina di Bologna.

Quinto mandato per il presidente Gianluigi PIRAZZOLI. Riconfermati anche il Vicepresidente Averardo ORTA e il tesoriere Ivonne CAPELLI.

Ad affiancarlo in squadra sono stati riconfermati il vicepresidente Cavaliere del Lavoro Averardo Orta e il tesoriere Ivonne Capelli.  Questa la squadra dei consiglieri al completo che oltre a Pirazzoli, Orta e Capelli vede: Guido Gaggioli, Roberto Muccinelli, Sofia Castellari, Edmondo Buscaroli, Lorena Baldazzi, Silvia Bartolini, Linda Cavallaro, Antonio Zanini in rappresentanza di Bologna; Roberto Secchi, Andrea Po  per la provincia di Modena. Infine le due new entry: Irena Cecchi per Rimini e Asmaa Gacem per Ferrara.
“Essere riconfermato alla guida di ANASTE in un momento storico caratterizzato da nuove e complesse sfide per il comparto sociosanitario, significa certamente nuove responsabilità ma anche l’impegno di rimanere trasparenti e in rete tra noi e con le istituzioni – dichiara il presidente Gianluigi Pirazzoli. Il mandato associativo di ANASTE è chiaro e intende continuare a tutelare gli anziani fragili, in qualsiasi condizione. Continueremo a batterci in tutte le sedi, anche quelle del Parlamento, perché l’anziano venga rispettato nei suoi bisogni ma anche nei suoi specifici desideri.  Infine desideriamo far conoscere ANASTE anche nelle province di Parma, Ferrara e Reggio Emilia, essendo la nostra una realtà aperta che mette a disposizione le proprie competenze ma che necessita anche di nuove idee e nuova linfa a beneficio dell’assistenza e della cura dei nostri anziani” – conclude Pirazzoli.