Anticipata da un ricco palinsesto di attività che ha preso avvio nel dicembre scorso, la primavera della stagione espositiva a Bologna si apre al pubblico dal 21 marzo 2024 con la rassegna espositiva diffusa La pittura a Bologna nel lungo
Ottocento | 1796 – 1915, dedicata alla pittura felsinea dall’età napoleonica all’;inizio della Grande Guerra, promossa dal Settore Musei Civici Bologna con il coordinamento del Museo civico del Risorgimento.
Per ampiezza del percorso delineato, numero delle opere esposte e varietà di soggetti e luoghi coinvolti, si tratta della più ampia ricognizione monografica mai organizzata per presentare le origini e le evoluzioni della modernità artistica in ambito bolognese, e in particolare della produzione pittorica la cui presenza è dominante nella cultura figurativa del “lungo Ottocento”. Sono oltre 500 le opere, delle quali circa un centinaio mai esposto in precedenza proveniente dai depositi di istituzioni museali pubbliche e da collezioni private, di 72 artisti appartenenti a generazioni differenti, ad essere visibili in 18 sedi situate tra Bologna, Crespellano e San Giovanni in Persiceto, che spaziano dal disegno al dipinto su tela e tavola, toccando tutti i soggetti dell’arte: paesaggi, ritratti, soggetti storici, pale d’altare, vedute urbane.
Partendo dallo spoglio della pregevole collezione di tre album fotografici che documentano la produzione artistica e architettonica a Bologna nella seconda metà del XIX secolo, raccolta da Raffaele Belluzzi (1839-1903) e da lui donata al Museo civico del Risorgimento di Bologna di cui fu primo direttore, l’iniziativa si prefigge l’ambizioso obiettivo di tracciare con nuovo slancio interpretativo una visione complessiva su questa fervida stagione rinnovatrice delle arti attraverso gli studi più aggiornati, le scoperte recenti e le ricostruzioni biografiche acquisite negli ultimi anni.
Su invito dei curatori Roberto Martorelli e Isabella Stancari, numerosi soggetti pubblici e privati concorrono ad arricchire un progetto corale fondato su una co-progettazione culturale durata oltre due anni, con l’obiettivo di restituire a questo patrimonio artistico una rinnovata visibilità per farne riscoprire a un pubblico di non soli specialisti l’altissimo valore non ancora adeguatamente conosciuto e riconosciuto.
Collaborano: Comune di San Giovanni in Persiceto, Confcommercio Ascom Bologna, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna con Genus Bononiae.
Partecipano: 8cento APS, Accademia di Belle Arti di Bologna, Antichità Barberia, Archivio Fabio Fabbi, Confguide Bologna, ASP Città di Bologna: La Quadreria di Palazzo Rossi Poggi Marsili, Associazione Amici della Certosa di Bologna, Associazione Bologna per le Arti
Associazione per le arti Francesco Francia, Bologna Servizi Cimiteriali, Comitato per Bologna Storica e Artistica, Comune di San Lazzaro di Savena, Federagit Guide turistiche, Fondantico, Fondazione Collegio Artistico Venturoli, Fondazione Gualandi a favore dei sordi,
Galleria Artifigurative Galleria de’ Fusari, Galleria del Caminetto, Le Guide d’Arte, MetROzero di Associazioni Jaya e Samà APS, Mirarte Bologna, Museo Ottocento Bologna, Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Per queste sue peculiarità, la mostra si configura come opportunità rara per vedere rappresentato l’inquieto alternarsi di nuovi stili e ricerche – dal Neoclassicismo accademico al movimento romantico, passando per le tendenze naturalistiche del Purismo e del Realismo, l’Eclettismo storicista fino alle sperimentazioni dei Simbolisti e dei Divisionisti – nel periodo storico in cui, dopo la fine del dominio pontificio e l’adesione al Regno d’Italia, Bologna è attraversata da profondi mutamenti politici, sociali e culturali che conducono la città alle soglie dell’epoca contemporanea.
Il Settore Musei Civici Bologna partecipa all’itinerario diffuso con tre sedi che ospitano altrettante sezioni espositive: Figure e paesaggi dell’Ottocento alle Collezioni Comunali d’Arte, a cura di Isabella Stancari, allestita presso le Collezioni Comunali d’Arte; L’Incredulità di San Tommaso di Gaetano Serra Zanetti: due versioni a confronto acura di Mark Gregory D’Apuzzo al Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini e La pittura a Bologna nel lungo Ottocento | 1796 – 1915, a cura di Roberto Martorelli e Isabella Stancari al Museo civico del Risorgimento.