Recensione del libro: “Florentine”. La pupilla del magnifico di Marina Colacchi Simone

Copertina libro

Signoria di Firenze, anno 1474. Credi basti questo per far intuire che uno dei personaggi di questo splendido romanzo è Lorenzo il Magnifico.

La storia, però, non è incentrata solo su di lui ma anche sulla giovane Vanna de’ Bardi, un’orfana accolta dallo zio e aiutata con benevolenza da Lorenzo.

Vanna, bella, onesta e leale, rapirà il cuore di molti, ma questo non si rivelerà per lei un vantaggio quando arriverà alla corte dei Medici.

Molti i personaggi presenti che l’autrice mostra al lettore, caratterizzandoli con cura e permettendogli così di conoscerli, di scoprirne pregi e virtù, fede e idee politiche. In un intreccio nitido e davvero ben costruito, la fantasia e la realtà si mescolano con sapienza e in tale perfetta miscellanea sta la bellezza del libro.

La ricostruzione storica, curata in ogni dettaglio – dagli abiti alle feste, dalle giostre cavalleresche agli intrighi di corte – permette di immergersi nella realtà dell’epoca, così da accompagnare i protagonisti nelle loro vicissitudini.

È facile immedesimarsi nei sentimenti di Vanna, provare la paura di Rosa, combattere accanto a Guido ma anche odiare Matteo e mentre con la Congiura dei Pazzi si cerca di spodestare Lorenzo, tutti gli intricati tasselli – quelli reali e quelli creati dalla fantasia della Colacchi – troveranno la giusta collocazione.

Un libro coinvolgente, che cattura e trascina indietro nel tempo e che, grazie alle tante pillole d’arte e storia (compreso il significato di 𝘍𝘭𝘰𝘳𝘦𝘯𝘵𝘪𝘯𝘦) inserite con naturalezza nelle pieghe delle vicende narrate, trascinano il lettore nella Firenze medicea.

ritratto di lorenzo de medici