
A giudicare dal numero di ricerche fotografiche, molte delle quali confluite in mostre, si direbbe che Giancarlo Politanò, nato a Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria, medico di professione, sia un fotografo che nel tempo libero esercita la professione di dentista. Naturalmente scherziamo.
La nebbia: un’emozione impalpabile. Questo è il titolo del suo ultimo lavoro, esposto grazie al Circolo Fotografico Blow Up, con il patrocinio del Comune, presso la Biblioteca Comunale di Minerbio, dove sarà visitabile fino al 14 gennaio.
La nebbia, con il suo fascino ambiguo e la sua pericolosità quando ci si avventura sulle strade, è stata per lungo tempo un tratto distintivo della Pianura Padana, prima che il cambiamento climatico la rendesse sempre più rara, sottraendola alla quotidianità.
In autunno e all’inizio dell’inverno, la nebbia trasforma luoghi talvolta anonimi e scenari apparentemente monotoni in spazi sospesi, che rimandano a una dimensione onirica: attenua i contrasti cromatici, dissolve i contorni e crea un’atmosfera carica di suggestione.
Fermare in immagine i paesaggi nebbiosi non è semplice. Il fotografo deve confrontarsi con toni medi, ombre leggere che si confondono con la luminosità diffusa, rendendo complessa persino la messa a fuoco. A ciò si aggiungono, in certi contesti, le fonti di luce artificiale, lampioni, fari, automobili o i raggi solari che filtrano con ritmi irregolari. Ne nascono bagliori di intensità variabile, ora netti ora morbidi, che richiedono grande controllo tecnico e sensibilità visiva.
Questi elementi ci conducono a una considerazione inevitabile: il fascino esercitato dalla nebbia è pari alla difficoltà di tradurla in immagini efficaci, spesso più potenti quando si concentrano su pochi soggetti, talvolta su uno solo.
Serve calma, una lentezza deliberata, lontana dalla frenesia indotta dalle tecnologie contemporanee che consentono scatti in sequenza continua. La nebbia richiede rispetto: bisogna immergersi nella sua atmosfera senza forzarla, attendere l’attimo in cui luce e vento diventano funzionali a ciò che il fotografo sente come proprio momento di creatività e di poesia. In questo senso, il treppiede diventa quasi un alleato naturale.
Se si scelgono invece elementi animati, l’approccio cambia: l’esito sarà più affidato alla casualità e la “caccia fotografica” potrà richiedere tempi più lunghi. Non è questa, però, la strada percorsa da Politanò, che si è immerso nella pianura fino al limite delle valli con discrezione e misura, cogliendo l’immobilità della natura nel suo apparente riposo.
Per un fotografo, la nebbia non rappresenta una condizione climatica favorevole. Del resto, sono spesso i venti impetuosi, i fulmini, le onde gigantesche, il ghiaccio a offrire gli stimoli più forti. Molte immagini memorabili nascono proprio da condizioni avverse che la natura ci impone. La nebbia, però, appartiene a un’altra sfera: quella della sottrazione, del silenzio, dell’attesa.
Non a caso è un tema ricorrente nella pittura romantica e nella poesia, dove diventa metafora di uno stato d’animo. Basti pensare ai versi di Giovanni Pascoli:
Nascondi le cose lontane,
tu nebbia impalpabile e scialba,
tu fumo che ancora rampolli,
su l’alba, da’ lampi notturni e da’ crolli
d’aeree frane! …
O alle parole di Hermann Hesse:
Strano, vagare nella nebbia!
È solo ogni cespuglio ed ogni pietra,
né gli alberi si scorgono tra loro,
ognuno è solo. …
Giancarlo Politanò ci dona poesia attraverso il suo obiettivo attento e meticoloso. Osservare le sue fotografie significa perdersi nella pianura e nelle acque delle valli; e potremmo allora richiamare Giacomo Leopardi, sostituendo il mare con l’ampia landa Padana, per concludere:
Così tra questa
immensità s’annega il pensier mio:
e il naufragar m’è dolce in questo mare.
Informazioni sulla mostra
La mostra, dedicata alla suggestiva e poetica rappresentazione della nebbia, è visitabile fino al 14 gennaio 2026 presso la Biblioteca Comunale di Minerbio
(Via Roma 13/b, 40061 Minerbio – BO, Italia)
Orari di apertura:
Martedì: 15:00 – 19:00
Mercoledì: 9:00 – 13:00
Giovedì: 9:00 – 13:00 | 15:00 – 19:00
Venerdì: 15:00 – 19:00
Sabato: 9:00 – 13:00

