Nessuno può permettersi di rompere il giocattolo tanto pazientemente costruito grazie all’aiuto di un Presidente della Repubblica che ha evitato quello che dovrebbe essere la garanzia assoluta di un sistema democratico: dare ai cittadini la possibilità di decidere chi deve governare. Nessuno! Tanto meno un parvenu della politica come Giuseppe Conte che, non per essere razzisti, ma non è mai stato né Presidente della BCE, né ha mai avuto nessuna esperienza in Goldman Sachs, né è mai stato Presidente della Banca d’Italia, insomma, un signor Nessuno, un avvocaticchio di uno sperduto paese di nome Volturara Appula, in quel di Foggia.
In virtù di ciò, ça va sans dire, costui non possiede alcun titolo per sostituirsi ai veri e unici decisori del pianeta ovvero i miei amici banchieri che, insieme ai potentati economico-finanziari e alle élite globaliste, sanno di certo qual è il bene del popolo.
Ora, non per vantarmi, ma chi meglio di un banchiere ha consapevolezza di come va oggi il mondo? Se poi, senza bisogno di pagarla, l’informazione tesse quotidiane lodi al mio operato e senza bisogno di stilare liste di proscrizione sempre la stessa informazione lo fa per me, ditemi voi se non ho raggiunto l’obiettivo prioritario dell’era dell’ordoliberismo, obiettivo perseguito con tenacia: evitare quell’eccesso di democrazia che tanto fa male ai miei sodali, a chi vuole le mani libere per accumulare ricchezza e potere disporre a piacimento delle risorse del pianeta senza lacci o lacciuoli. E, se poi, ancora, dovesse andare in porto quell’idea geniale di conseguire il patentino per potere accedere al diritto al voto, sancito già dalla Costituzione, o se dovesse realizzarsi il sogno di un progressivo astensionismo che, diciamocelo senza infingimenti, rappresenterebbe per la mia classe il massimo risultato con il minimo sforzo, allora nessuno potrà, che il povero Conte lo voglia o no, più disturbare il manovratore, perché come disse un famoso marchese: io sono io e tu non sei un… Altro che uno vale uno!