Penultima giornata per la XVI edizione di VIE, il Festival di Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale,
che comincia alle ore 11.00 presso la Biblioteca Civica “A. Delfini” di Modena con I AM (VR): l’ultima
occasione per assistere alla performance in VR – in replica fino alle 19.30 – della regista tedesca Susanne
Kennedy, Premio Europa per il Teatro 2017, una tra le figure più originali a livello internazionale, la cui
opera è stata portata in Italia per la prima volta quest’anno. Insieme all’artista multidisciplinare Markus
Selg e in collaborazione con Rodrik Biersteker – noto per l’uso del linguaggio video e di tecnologie
interattive in contesti performativi – Kennedy esplora una nuova dimensione immersiva del teatro in cui i
singoli spettatori sono invitati a tuffarsi in un mondo virtuale attraverso un visore.
Ultimo appuntamento modenese al Drama Teatro (dalle 12.00 alle 18.00) anche con Forma Sonata, la
performance multimediale dell’eclettico artista Daniele Spanò, prodotta da ERT in collaborazione con
Sagra Musicale Malatestiana. Un progetto in cui si intrecciano lirica e videoarte, un allestimento
multidisciplinare che consente di fare un’esperienza di percezione “aumentata” grazie all’interazione tra
suono, corpo, video e la voce della soprano Arianna Lanci.
A Modena l’atteso debutto del regista polacco Krystian Lupa
La giornata prosegue a Modena con uno degli eventi di punta di questa edizione: al Teatro Storchi va in
scena alle 15.00 in prima nazionale il nuovo lavoro del regista polacco Krystian Lupa, considerato un
maestro del teatro contemporaneo europeo. Imagine, questo il titolo che riprende la famosa canzone di
John Lennon, rientra nell’ambito del progetto internazionale “Prospero Extended Theatre”.
Lupa porta sul palcoscenico un viaggio artistico della durata di quasi 5 ore, intorno al mondo della
controcultura, ai tempi della rivoluzione identitaria e culturale a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta: una
riflessione sull’umanità incarnata da un cast straordinario, che pone al pubblico un forte interrogativo sulla
vitalità delle utopie nel mondo di oggi, in cui la spiritualità è diventata commercializzata o politicizzata, e i
valori umani, i diritti umani, l’eguaglianza e la libertà personale, sono stati svalutati. Il regista torna indietro
al fenomeno psicologico e spirituale della New Age, e alla vita e creazione di John Lennon che, come un
“nuovo Cristo” dell’era hippie, suggeriva di immaginare un mondo senza guerre, paesi e confini, senza odio
e proprietà, ma anche senza religione.
A Bologna va in scena la seconda e ultima replica di Halepas, lo spettacolo della regista greca Argyro
Chioti, per la prima volta in Italia, al Teatro Arena del Sole alle ore 20.00. Coprodotto da ERT, è una
tragedia contemporanea che ripercorre la vita e il difficile rapporto con la madre dello scultore greco
Yanoulis Halepas, definito dalla critica “l’Auguste Rodin della Grecia”. Chioti, che generalmente lavora su
un teatro di poesia, in questa occasione dedica uno spazio importante alla musica, avvalendosi della
collaborazione del noto musicista e regista cinematografico The Boy, che firma il libretto, e del compositore
Jan Van Angelopoulos. In scena un cast d’eccezione del mondo teatrale e cinematografico greco, fra cui
Antonis Miriagos, straordinario interprete degli spettacoli Amor ed Encore di Theodoros Terzopoulos,
entrambi ospitati a VIE nelle edizioni 2016 e 2017.
A seguire, alle ore 21.30 sempre in Arena del Sole, nella Sala Thierry Salmon ultima occasione per
assistere a GLI ANNI di Marco D’Agostin, che in veste di autore-coreografo dirige la danzatrice Marta
Ciappina. Il titolo evoca il racconto biografico e insieme generazionale del romanzo di Annie Ernaux –
recentissimo premio Nobel per la Letteratura – così come la popolarissima canzone degli 883, in una
performance composta da una playlist di brani pop e rock dagli anni ’80, ’90 e 2000, che ci proietta in una
carrellata di ambienti, scene e frammenti vari di vita familiare. Una coproduzione Emilia Romagna Teatro
ERT / Teatro Nazionale, insieme a numerose realtà italiane e internazionali, e che rientra nell’ambito della
rassegna di danza di ERT Carne.
Infine, nell’ambito di VIE EXTRAS, terzo appuntamento con la Compagnia Laminarie, che propone la
performance Invettiva inopportuna, ideata, diretta e interpretata da Febo Del Zozzo e coprodotta da
ERT, presso il Dom la Cupola del Pilastro di Bologna, alle ore 17.00.
Un uomo solo, al centro di una complessa struttura fatta di carrucole e corde da cui cerca di districarsi
faticosamente: un unico grande corpo sonoro in cui le funi, il corpo dell’attore e lo spazio vibrano all’unisono.
Programma sabato 15 ottobre
Biblioteca Civica “A. Delfini”, Modena
dalle 11.00 alle 19.30
I AM (VR) (35’)
Susanne Kennedy e Markus Selg
Drama Teatro, Modena
ore 12.00 e 18.00
Forma Sonata (35’)
Performance multimediale
di Daniele Spanò
prima assoluta
Teatro Storchi, Modena
ore 15.00
Imagine (5h 30’)
di Krystian Lupa
prima nazionale
Teatro Arena del Sole – Sala de Berardinis, Bologna
ore 20.00
Halepas (1h 15’)
di Argyro Chioti
libretto The Boy
prima nazionale
Teatro Arena del Sole – Sala Salmon, Bologna
ore 21.30
GLI ANNI (1h)
di Marco D’Agostin
con Marta Ciappina
nell’ambito della rassegna di danza di ERT – CARNE focus di drammaturgia fisica
VIE EXTRAS
Dom la Cupola del Pilastro, Bologna
ore 17.00
Invettiva inopportuna
Febo Del Zozzo, Compagnia Laminarie