La “Commissione Itre” del Parlamento Europeo lunedì 15 gennaio 2024 ha approvato, dopo le polemiche e le battaglie politiche dell’ultimo anno, l’accordo sull’efficientamento energetico degli edifici (noto come Direttiva “Case Green”). Prossima tappa la plenaria di fine febbraio. Le modifiche apportate – dopo infinite discussioni nello scorso autunno – all’articolo 9 della Direttiva vanno in contro alle richieste che Confabitare, associazione proprietari immobiliari, ha fatto al Governo e al Parlamento europeo e dimostrano una maggiore flessibilità delle norme europee, permettendo ai Paesi membri di definire in autonomia i piani per ridurre i consumi del patrimonio edilizio residenziale entro il 2050. Obiettivi intermedi includono una riduzione del 16% al 2030 e del 20-22% al 2035.
Alberto Zanni, Presidente Nazionale di Confabitare afferma: “Confabitare si distingue ancora una volta come una delle poche realtà associative dei proprietari ad aver dedicato un impegno significativo affinché le peculiarità del patrimonio immobiliare italiano fossero riconosciute e affrontate con attenzione e considerazione delle loro specifiche criticità (e senza il furore demagogico che troppe volte ha prevalso nell’Unione).
Da un primo esame di quanto votato in Commissione, sembra proprio che le richieste chiave avanzate da Confabitare siano state ascoltate, evidenziando il riconoscimento da parte del Parlamento Europeo delle particolarità del panorama delle case italiane e la necessità di un approccio su misura. La flessibilità introdotta, in particolare, consente ai paesi membri di adottare strategie mirate, garantendo un miglioramento progressivo senza mettere a rischio la proprietà privata”. Sembra proprio che si sia finalmente sulla buona strada ma, sia chiaro, Confabitare continuerà a vigilare sui lavori comunitari.
La tematica delle Case Green è stata ampiamente trattata da Confabitare durante il Convegno del 14 aprile 2023, cui ha fatto seguito l’annuale Convention Nazionale dello scorso 1 dicembre 2023 dal titolo “Dalla direttiva UE sulle Case Green alle comunità energetiche – quale futuro per l’Italia” interamente dedicata a questa tematica. Durante la Convention Nazionale, Confabitare ha esplorato le nuove opportunità e sfide che si prospettano per l’Italia in seguito a questa importante direttiva. La discussione ha toccato diversi aspetti, da quelli tecnici e politici a quelli economici, delineando il quadro complessivo dell’impatto della direttiva sul territorio italiano. La Convention ha rappresentato anche l’occasione ideale per la presentazione in anteprima del nuovo libro di Luca Capodiferro, Presidente del Centro Studi Nazionale di Confabitare dal titolo “Quando l’Europa gira al contrario – Analisi, prospettive e criticità della direttiva europea sulle Case Green” – che offre un’analisi approfondita delle dinamiche della direttiva e delle possibili evoluzioni nel contesto italiano, presentato dall’europarlamentare Isabella Tovaglieri, membro della 9^ Commissione del Parlamento Europeo, che in una recente dichiarazione considera le nuove modifiche come una minaccia scongiurata, ma allo stesso tempo rileva la persistenza di alcune criticità.
Pungente la tesi di Capodiferro: “E’ evidente che a livello europeo (e non solo) in molti hanno fatto demagogia sulla pelle dei proprietari di case ma, viste le dichiarazione (e i dubbi) della presidente von Der Leyen sulle auto elettriche e le norme UE che sembrano voler favorire le industrie extra UE (leggi Cina), la sensazione è che si dovrà tenere gli occhi aperti fino all’ultimo secondo”.
Alberto Zanni, Presidente Nazionale di Confabitare conclude: “Confabitare esprime la sua soddisfazione per l’evoluzione dell’accordo e sottolinea l’importanza di continuare a lavorare insieme per garantire una transizione energetica equa e sostenibile, tenendo conto delle specificità del patrimonio immobiliare italiano. La cooperazione tra le istituzioni e le associazioni come Confabitare è fondamentale per plasmare il futuro del settore immobiliare in armonia con le esigenze ambientali”.