Poi d’un tratto, come dal nulla, arrivò una guerra che qualcuno decise che doveva essere diversa dalle altre. Ed in effetti lo era. Perché in realtà era una trappola in cui l’obiettivo non era quello che sembrava. Una guerra che con certosina pazienza l’Occidente aveva preparato nei minimi dettagli, utilizzando come comparsa un ex comico che fu convinto da falsi amici di essere il protagonista. Fu deciso allora che quella guerra doveva essere la “nostra” guerra, l’ultima occasione per difendere la nostra democrazia messa a repentaglio dall’impero del Male che doveva essere sconfitto per dichiarare, questa volta per davvero, la fine della Storia. Doveva essere l’Armageddon. E degli stupidi ci credettero. Ed il capocomico, che purtroppo non faceva ridere nessuno, andava in giro per il mondo ad ordinare, come ad un ristorante, quello che gli serviva. E la fama di eroe lo esaltava. E tutti applaudivano. E tutti facevano finta di non sapere che coltivava in seno, come una serpe, semi di filonazismo, anche se dai simboli che esibiva era evidente il suo legame con l’ideologia nazista e con un personaggio osannato come eroe nazionale. Era credibile che lui ed i suoi finti amici non sapessero che solo pensare di sconfiggere una potenza nucleare era una follia?
Ad un certo punto qualcuno decise che era arrivato il momento di giocare a carte scoperte e che ormai era tempo di smetterla di far credere che si stesse combattendo in nome di alti ideali e che la guerra doveva essere riportata alla sua reale dimensione: quella economica. In effetti questa prospettiva accontentava tutti. L’impero del Bene voleva trarre il massimo dei benefici dalla pace, mentre i finti stupidi, che intanto erano diventati finti furbi, si convinsero che il massimo dei benefici, al contrario, avrebbero potuto trarli dalla guerra. Ma in effetti furbi lo erano veramente perché adesso era più facile far credere che per difendere gli interessi dei cittadini era necessario prepararsi alla guerra, considerato che quelli che prima ci difendevano si erano defilati. Era arrivato il momento, e mai momento fu più propizio, di cominciare a pensare a come prepararsi. Mentre i soliti noti, le élite che con la guerra avevano già fatto un sacco di soldi e si preparavano a farne tanti altri ancora, si preoccupavano dei poveri cittadini confezionando gratis kit di sopravvivenza, per i ricchi cittadini erano in vendita bunker a prova di radiazioni nucleari.
E gli ideali di libertà, la difesa di un popolo aggredito? Ma dai! Ci avevate creduto veramente? Se qualcuno avesse avuto a cuore le sorti del popolo aggredito ed una vera voglia di pace non credete che si sarebbe opposto alla decisione di continuare la guerra, dopo che era stato quasi raggiunto un accordo per porvi fine?
Alla fine della storia i finti furbi ed i finti stupidi si ritrovarono sotto le macerie e, finalmente, morirono tutti felici e contenti! Il pianeta era distrutto ma almeno si era liberato del suo più acerrimo nemico.