Fusione Baricella-Malalbergo: il fronte del SI’

Da Daniele Caramalli, Amministratore della Pagina Facebook “Fusione Baricella Malalbergo” riceviamo e pubblichiamo. ECO-NON-POLITICA Oggi alcune comunità di 4-5000 persone, in Val Padana, sono anacronistiche. Penso che esista una massa critica nelle comunità, come nelle aziende, che consente di liberare e produrre risorse per poter crescere. L’idea dei sindaci di Baricella e Malalbergo era fondamentalmente questa: produrre e ricevere maggiori risorse. Evidentemente il progetto non è stato capito. Non ne sono sorpreso che sia accaduto considerato il clima che si respira a livello nazionale. I tempi cambiano rapidamente e la gente teme quello che verrà, vuole restare attaccata a quello che è sempre stato. Ci sono forze politiche spregiudicate che sfruttano questo sentimento ed in questo caso hanno sopraffatto coloro che osano, anche correndo più di qualche rischio. Il confronto è stato tra chi cerca di interpretare i cambiamenti in atto e chi vuole rimanere chiuso nel “è sempre stato così”. Comunicare per far accettare progetti di questo tipo implica saper leggere con strumenti moderni gli umori della comunità. La scelta era buona indipendentemente dalla qualità degli amministratori che la proponevano ma ha prevalso la paura e la sfiducia piuttosto efficacemente cavalcate da M5S, FI e Lega. La paura fa vendere, questo è un assunto piuttosto noto in sociologia ed anche nel marketing. Infondere paura è molto più facile che incoraggiare alla fiducia nel domani, ma il domani è già scritto, dal 1963, ovvero da quando l’Unione Europea ha attivato questa strategia dedicata alle unioni e fusioni dei comuni dove le più grandi riduzioni del numero dei comuni sono state in Grecia (-94%), Lettonia (-80%), Irlanda (-73%), Islanda (-65%), Danimarca (-64%), Germania (-54%) ed altri stati membri, in misura ridotta. Non esporsi e non prendere alcuna decisione per il SI o per il NO, in questo processo Europeo di accorpamento dei comuni dedicato alla riduzione degli sprechi, dell’ottimizzazione delle risorse e dei servizi per contenere l’inquinamento ambientale è molto preoccupante. Il risultato ottenuto da quanto sopra esposto rimane impresso nella qualità ambientale della nostra vita quotidiana. nella foto: lo stato dell’inquinamento ambientale in Emilia-Romagna

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