Mondonico e “la bestia”

Emiliano Mondonico ha smesso di lottare con “la bestia” come lui chiamava la malattia che lo affliggeva da diversi anni. Lascia un ricordo di uomo battagliero e onesto. Memorabile il suo “gesto della sedia” in un Ajax-Torino, gesto che lo ha consacrato al cuore dei tifosi granata. Ma Mondonico ha lasciato simpatie e affetto ovunque abbia allenato. A Firenze gli è stata addirittura intitolata una strada. Una carriera di calciatore spesa tutta al Nord, tra Cremonese, Torino, Monza e Atalanta. Un buon giocatore, dal rendimento continuo, e autore di numerosi gol. Da allenatore ha fatto ancora meglio: ha mietuto successi significativi, riportando la Cremonese e l’Atalanta in serie A, cosa che fece successivamente anche con la Fiorentina. Smise di allenare nel 2011 per il maledetto tumore all’addome che lo ha condannato. Ha successivamente fatto il commentatore televisivo. Al di là del curriculum sportivo, quello che rimane di Emiliano Mondonico è il suo essere stato un uomo semplice, genuino, leale. Un combattente che sembrava avere sconfitto “la bestia”. Ma la partita non era ancora finita, purtroppo. foto di “La Repubblica” foto di “agenzia Dire” www.dire.it

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