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Nostra elaborazione
L’evento cinematografico del momento è il Festival Film di Locarno giunto quest’anno alla 74.a edizione e caratterizzata da una miriade di restrizioni sanitarie alle quali organizzatori, pubblico ed “attori” tutti della manifestazione sono costretti ad attenersi, il che ridurrà le presenze di molti appassionati.
Locarno il cui Festival, nato il 23 agosto del 1946 per volontà di un gruppo di lungimiranti appassionati, si è sempre posizionato come una piattaforma privilegiata per i film d’essai ed ospita il più grande schermo all’aperto del mondo. L’edizione di quest’anno (dopo l’edizione integrata dall’on line, dell’anno scorso) è la prima diretta da Giona A. Nazzaro grande esperto di film d’azione.
Abbiamo davanti dieci giorni di programmazioni con attese fenomenali che vanno dalla fantascienza al thriller, alla commedia e una buona parte dell’informazione sarà affidata alla critica della Locarno Filmmakers Academy, un gruppo di trentacinque giovani critici provenienti da venti paesi di tutto il mondo cui questa manifestazione farà da traino per il loro futuro di opinionisti, critici e informatori.
Tra le presentazioni più significative, Mad God del leggendario Phil Tippett, il film in stop motion dalla laboriosissima attività di produzione. Inoltre, sono stati presentati una miriade di lavori provenienti da svariati paesi: Corea (Sinkhole (Sing-keu-hol), Francia (After Blue -Paradis Sale), America (Eroe per gioco), Spagna (The Sacred Spirit -Espíritu Sagrado). Il nostro Paese è rappresentato da “Dal pianeta degli umani” e “Zeros and Ones” del controverso regista americano Abel Ferrara che presenzierà alla manifestazione. Tra le presenze più illustri vedremo il regista rumeno Radu Jude che in marzo ha vinto l’Orso d’oro, il premio principale del Festival di Berlino, con Bad Luck Banging or Loony Porn. Locarno presenta il suo ultimo cortometraggio, Caricaturana, un concentrato del suo genio di nove minuti. Il regista sarà presente al Festival con il suo buon umore e le sue vivaci intuizioni su cinema e politica.
Locarno 74 riscopre il cineasta milanese Alberto Lattuada proponendo la sua opera omnia: 41 film, uno in fila all’altro, tra corti, lunghi ed episodi, per una Retrospettiva con cui rivivere mezzo secolo d’Italia.
A Locarno, nei giorni del Festival si ha davvero l’impressione che tutto ruoti attorno al mondo della celluloide e il “film” più bello è il fervore cinematografico che si percepisce tra le vie della città,. Diciamo come Sanremo in quei giorni! Durante i festival a Cannes, Berlino e Venezia, la vita cittadina continua invece normalmente.
Foto: Veduta di Locarno fonte Wikipedia