di Marta Lock
Jwan Atto
Personalità eclettica con studi specifici che spaziano dalla matematica alla biologia, dalla filosofia all’arte, questo originale artista di origine siriana ma da anni residente in Lussemburgo, non può fare a meno di far interagire tra loro le materie che fanno parte della sua conoscenza e della sua quotidianità, giungendo a evidenziare come l’errore sia la base di ogni conoscenza anche scientifica, perché molto spesso è stato proprio da esso che si sono compiute nuove scoperte, elaborate inedite formule che hanno cambiato, nel corso degli anni, le nozioni e le certezze precedenti. Laureato in Biologia e diplomato presso la Scuola d’Arte Contemporanea del Lussemburgo, Jwan Atto fa confluire le materie più tecniche come la matematica, la fisica teorica, l’epistemiologia e la chimica applicata, all’interno di un concetto inedito, una nuova teoria con base scientifica che chiama Errorologia attraverso la quale studia gli errori e le loro caratteristiche; fortemente convinto che in fondo tutti i settori della vita si colleghino malgrado l’apparente distanza, sposta le sue osservazioni sugli sbagli in un ambito più umanistico, quello filosofico, dando vita all’Errorismo. Il pensiero che si basa sulla sua teoria prende spunto dalla consapevolezza dell’impossibilità di aggrapparsi a certezze assolute, affini a un determinismo che però genera immobilità e mancanza di apertura alle possibilità, perché è solo comprendendo la mutevolezza del mondo, del modo di essere proprio e degli altri, del mettere in discussione qualsiasi conoscenza, ampliando così il concetto socratico del dubbio, che si può raggiungere la coscienza della mancanza assoluta di perfezione, di imperturbabilità che al contrario sembra avvolgere chi non abbia raggiunto la cognizione dell’importanza di esplorare l’errore, di comprenderne le dinamiche e le opportunità che da esso derivano. Questo tipo di approccio filosofico si traduce nel campo artistico in una duplice espressività: da un lato quella più propriamente pittorica in cui la semplicità della base appare come uno sfondo per tutto ciò che può accadere dopo, quando la prima stesura del colore lascia spazio alle interazioni, a volte più calme altre più dinamiche, che confermano l’importanza dell’arrivo del caos funzionale a destabilizzare tutto ciò che sembra acquisito, tutto ciò che senza il suo arrivo scorrerebbe su un binario tranquillo ma anche statico. L’altra parte, altrettanto importante, della produzione artistica di Jwan Atto è quella legata alla Crypto Arte, in cui il Minimalismo si intreccia all’Errorismo per dar vita a immagini in cui tutto è ampliato, i pixel normalmente usati per definire al massimo le immagini, sono invece narrati in dimensioni macro volti a ridurre il soggetto principale a una sagoma appena riconoscibile, nascosta, basica perché l’essenza della ricerca umana è quell’indagine sul mondo circostante, ma anche su se stessi, che ha bisogno di allontanarsi dalla mente logica per essere in grado di porsi in posizione di maggiore ascolto. Oppure, in altre opere digitali, usa lettere per esporre i suoi pensieri legati all’Errorismo, a un suo sottolineare l’importanza delle linee guida della filosofia da egli stesso elaborata, che appaiono come messaggi imprescindibili dal proprio modo di vedere la vita e anche come un nuovo modo di coniugare vari aspetti della cultura e della conoscenza.
Errorismo 1
L’arte diviene così portatrice di pensiero, a volte esplicito, altre più ermetico, ma sempre protetto dal sistema NTF che attribuisce autorialità all’opera digitale attraverso una codificazione unica e che garantisce così, al contempo, anche autenticità e proprietà intellettuale delle frasi che costituiscono l’opera stessa. Approfondiamo ora con l’artista questi concetti che sono essenziali nel suo modo di esprimersi attraverso una modalità nuova, sia dal punto di vista figurativo che da quello concettuale.
Jwan, lei è molto giovane eppure è già stato in grado di elaborare una teoria scientifica, l’Errologia, e una filosofica, l’Errorismo. Può parlarci di entrambe e spiegarci in quale modo interagiscono tra loro? Quanto c’è di diverso tra punto di vista scientifico e umanistico, o quanto invece sono più collegati di quanto si creda? Grazie, signora Lock, per avermi invitato. Prima di tutto, bisogna notare che il mio essere un creatore di conoscenza è solo una conseguenza naturale di una catena di eventi che ha reso la mia esperienza di vita più profonda, per esempio, la mia educazione in una famiglia di intellettuali, oltre a molte discussioni approfondite con mia moglie, il fisico e programmatore, Fardous, e molti altri fattori che mi hanno spinto ad essere più audace nel pensare ad argomenti che una mente non allenata eviterebbe, a essere come il corridore che corre a tutta velocità nella corsa della vita ma nella direzione opposta! Scoprendo che è solo in un luogo pieno di possibilità e non sa da dove cominciare. Pertanto, il mio ruolo consiste principalmente nel mettere in evidenza queste possibilità, impostando i titoli e la struttura generale. Per quanto riguarda l’applicazione sul campo, è compito degli scienziati che adotteranno questo approccio e realizzeranno cose che forse non troveremo nemmeno nella nostra immaginazione più sfrenata. Per correttezza, vorrei chiarire cosa intendo con la parola “Errore” prima di rispondere alla prima parte della domanda. Il mio uso della parola “Errore” comprende una vasta gamma di significati, che di solito sono identificati dall’argomento e dal contesto generale, alcuni dei quali sono emergenza, dubbio, caso, eccezione, contraddizione, indeterminazione, caos all’interno dell’ordine o viceversa, difetto, illogico, irregolare, confusione, cambiamento, imprevedibile, stimolo, scappatoia, rumore…In generale, l’Errorologia è la scienza che studia gli errori e il processo che li genera in modo sicuro, e cerca applicazioni utili di queste capacità nelle scienze dure e morbide. Errorismo è il quadro generale che comprende tutto ciò che è legato all’uso della nuova logica per formare una visione cosmica del mondo, in cui la contraddizione è parte della soluzione e non il contrario. Per quanto riguarda la seconda parte della domanda, le persone sono spesso vittime di ciò che sanno e di ciò che non sanno! L’aspetto scientifico è caratterizzato dall’esistenza di leggi severe che fondamentalmente ci proteggono da ciò che ignoriamo; per quanto riguarda l’aspetto umanistico è caratterizzato dalla piena accettazione e comprensione della psiche umana in tutti i suoi aspetti, con lo scopo di proteggerci principalmente da ciò che conosciamo. Uno dei pericoli della conoscenza è che ci costringe a fare certe azioni in modo compulsivo, come se fossimo ipnotizzati, che potrebbero non essere necessariamente nel nostro interesse. Come portarci ad attivare il sistema di autodistruzione, supponendo che non esista una conoscenza buona o cattiva. In questo punto, la prospettiva scientifica converge con quella umanistica, laddove l’efficacia nel raggiungere l’equilibrio e l’armonia è il criterio di verità invece del pensiero dicotomico.
Errorismo 2
Perché ritiene che l’errore sia alla base della conoscenza e dell’evoluzione? E per quale motivo le certezze debbono necessariamente essere messe costantemente in dubbio? Perché non ho trovato niente di più semplice e spontaneo dell’Errore che possa spiegare l’emergere dell’esistenza dal nulla, e allo stesso tempo essere il meccanismo con cui si pota l’albero delle sue infinite possibilità attraverso un processo che oggi chiamiamo Evoluzione, e questa denominazione si applica anche alla conoscenza, che è un processo di sincronizzazione tra un gruppo di errori. Per quanto riguarda il dubbio, l’umanità avanza principalmente per mezzo del dubbio e non della certezza, per cui il mio motto nella vita è Non so, quindi sono e non permetto a nessuna idea di possedermi Siamo i discendenti degli scettici, e questa è la ragione per cui l’Errorismo è interessato a studiare l’ignoranza molto più della conoscenza, poiché vede l’ignoranza come un valore fondamentale che è direttamente proporzionale all’aumento della conoscenza. Qui definiamo
principalmente due tipi di ignoranza, la prima è l’ignoranza assoluta e non c’è spazio per spiegarla qui. La seconda è l’ignoranza conosciuta, che troviamo abbondantemente tra gli intellettuali; secondo me, l’intellettuale è colui che fa buone domande dalla sua grande ignoranza! Ma il dubbio è una condizione di stress e di ostruzione per le menti non allenate. Perciò, in passato, gli esseri umani si organizzavano stabilendo leggi sacre, e programmi da parte di preti, re, ecclesiastici, politici, per evitare il caos e creare una sovrastruttura con cui è più facile controllare le masse per il bene dell’interesse pubblico, ma questa soluzione non è più praticabile dunque tutti gli esseri umani devono mangiare la mela del dubbio e sapere che la certezza è solo una pausa tra due dubbi, ottenendo così una società che abbia una morale sostenibile derivante dalla comprensione e non dall’indottrinamento. La ragione del fallimento delle vecchie soluzioni è l’aumento della complessità e della velocità, con la grande interconnessione a cui il nostro mondo sta assistendo, che porta a un aumento delle possibilità di errori catastrofici con la difficoltà di conoscere questi errori e localizzarli al momento giusto.
Errorismo 3
La sua arte si lega all’Espressionismo Astratto, almeno come manifestazione esterna, ma l’intento creativo è differente. Ci racconta in quale modo le sue opere si legano all’Errorismo e quanto sia importante l’ambiguità all’interno delle tele? Infatti, non è possibile mettere una definizione specifica del mio movimento artistico Errorismo, perché include tutti i movimenti artistici che sono stati prima dell’Errorismo e che verranno dopo di esso, considerando che ogni movimento artistico è un tentativo di far luce su uno o alcuni errori -colori, forme, emozioni, immaginazioni, luce, concetti- in profondità. Per quanto riguarda il mio movimento artistico è lo spirito di questo divenire e tutte le trasformazioni a cui il mondo dell’arte sta assistendo fanno parte del mio movimento artistico. Pertanto, creo tutte le opere d’arte che voglio senza essere vincolato da un chiaro legame logico tra loro, e questo deriva dal mio modo di vedere me stesso, per esempio, non mi definisco, per non perdere le mie possibilità. Forse questa è la ragione per cui alcune persone amano chiamarmi Errorman. Ma in generale, cerco di trovare l’armonia tra il caos e l’ordine nelle mie opere d’arte, in modo da dare a queste opere un numero infinito di significati per essere i semi per generare errori, soprattutto perché non disegno solo per gli umani ma anche per i robot, e più specificamente per sviluppare l’intelligenza artificiale, come nella robotica dello sviluppo, per esempio. Qui viene il ruolo dell’ambiguità che provoca confusione e che definisco come un errore di percezione, poiché la confusione apre la strada all’ispirazione, e stimola l’immaginazione a muoversi in nuovi percorsi nell’albero delle possibilità che possono arrivare a noi con idee creative attraverso qualsiasi persona o robot, che rispetti i suoi errori intellettuali e non li ignori. Io chiamo questo processo “Minare gli errori”.
Errorismo 5
La Crypto Arte può costituire il futuro o sarà destinata a lasciare il passo all’arte più fisica che in fondo è sopravvissuta al passare dei secoli? Crede che una debba escludere l’altra oppure possono convivere?
Il mondo dopo la tecnologia Blockchain è pronto per una nuova rivoluzione in grado di cambiare la nostra civiltà, che non sarà meno importante della nascita di Internet nel secolo scorso. È difficile prevedere il futuro di questa tecnologia con così tante variabili, ma ciò che è chiaro è che la creatività e l’arte occuperanno più spazio tra gli interessi della gente, e questi sviluppi tecnologici sono importanti per tutti i tipi di arte in generale, ma il maggiore beneficiario è la Crypto art, e penso che in pochi anni, la Crypto art catturerà la parte più grande del mercato dell’arte. In generale, dovremmo concentrarci su tutto ciò che riguarda i diritti intellettuali, perché penso che la creatività sarà la moneta del futuro.
Arabic letters (Lettere arabe)
Quali sono i suoi prossimi progetti? Ci sono diversi progetti a cui ho lavorato di recente, ma forse il più importante di essi è Serendipity, in cooperazione con l’artista Gery Oth, che è il proprietario dell’idea; il progetto è unico, molto probabilmente parteciperemo con il nostro progetto a Esch2022, Evento Capitale Europea della Cultura. L’idea ruota intorno all’importanza del linguaggio nella nostra vita. Fin dagli albori della storia, l’uomo ha cercato di sviluppare i mezzi e gli strumenti di comunicazione, per capire il mondo e gli altri, e tra i più importanti di questi strumenti è la lingua, la caratteristica più importante della nostra civiltà. Tuttavia, il linguaggio è ancora la principale causa di incomprensione tra gli esseri umani, che è una delle ragioni principali per l’emergere di conflitti senza fine, anche se l’uomo è un essere complesso, ma i suoi bisogni sono semplici molto più di quanto pensiamo. Gran parte della nostra sofferenza come esseri umani deriva da un difetto strutturale, che è l’incapacità del linguaggio di svolgere il suo ruolo in modo sufficiente per ottenere una comunicazione ottimale tra gli esseri umani. Inoltre, la nostra mancanza di consapevolezza di questo, esacerba il problema, perché prendiamo il linguaggio più seriamente di quanto dovrebbe essere, in un modo che non ci permette di capire noi stessi e gli altri al di fuori del regno delle parole. Il progetto consiste in diverse colonne adiacenti l’una all’altra (banner verticali con fotografie), che si muovono lentamente con un motore elettrico dall’alto verso il basso, simulando il movimento dell’acqua. Ogni colonna contiene diverse parole, che sono parti delle mie citazioni filosofiche, gli Epigrammi, e queste citazioni sono accuratamente selezionate su 300 citazioni, che ho progettato con grande cura per essere immortali e universali e hanno una grande capacità di motivare l’immaginazione. Le considero come citazioni quantiche che accettano interpretazioni e significati illimitati. Un aspetto distinto in questo progetto, è la possibilità di errori, cioè uno squilibrio che si verifica nella sincronizzazione tra il movimento delle colonne e che porta alla sovrapposizione casuale di parole appartenenti a citazioni diverse, e il risultato sono nuove frasi e dichiarazioni inaspettate! Alla fine, il linguaggio è anche un organismo vivente che fa i suoi primi passi sulla scala dell’evoluzione, mentre si replica da un cervello all’altro, e si sviluppa secondo le variabili e le circostanze. Qui viene il ruolo del nostro progetto artistico, nel far luce su questa carenza e il difetto nel trasmettere il significato che si trova nella lingua, e allo stesso tempo aprire una finestra sulle infinite possibilità che si nascondono tra le parole della lingua.
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Marta Lock’s interviews:
Jwan Atto, the world of error enters Crypto Art An eclectic personality with specific studies ranging from mathematics to biology, from philosophy to art, this original artist of Syrian origin but who has been living in Luxembourg for years, cannot help but make the subjects that are part of his knowledge and daily life interact with each other, coming to highlight how error is the basis of all knowledge, including scientific one, because very often it is precisely from it that new discoveries have been made, that new formulas worked out changing previous notions and certainties over the years. With a degree in Biology and a diploma from the School of Contemporary Art in Luxembourg, Jwan Atto brings together the more technical subjects of mathematics, theoretical physics, epistemology and applied chemistry in a new concept, a new theory with a scientific basis that he calls Errorology, through which he studies errors and their characteristics. Strongly convinced that all areas of life are connected despite their apparent distance, he shifts his observations on errors into a more humanistic area, that of philosophy, giving rise to Errorism. The thinking behind his theory is based on an awareness of the impossibility of clinging to absolute certainties, akin to a determinism that, however, generates immobility and a lack of openness to possibilities, because it is only by understanding the mutability of the world, of one’s own and others’ ways of being, of questioning all knowledge, thus extending the Socratic concept of doubt, that one can reach the awareness of the absolute lack of perfection, of imperturbability that, on the contrary, seems to envelop those who have not reached the knowledge of the importance of exploring error, of understanding its dynamics and the opportunities that derive from it. This type of philosophical approach translates into the artistic field in a two fold expressiveness: on the one hand, the more strictly pictorial one in which the simplicity of the base appears as a background for everything that may happen later, when the first drafting of the colour leaves room for interactions, sometimes calmer, sometimes more dynamic, which confirm the importance of the arrival of functional chaos to destabilise everything that seems to have been acquired, everything that without its arrival would flow on a calm but also static track. The other, equally important, part of Jwan Atto’s artistic production is that linked to Crypto Art, in which Minimalism intertwines with Errorism to give life to images in which everything is enlarged, the pixels normally used to define images to the maximum are instead narrated in macro dimensions aimed at reducing the main subject to a barely recognisable, hidden, basic outline because the essence of human research is that investigation into the world around us, but also into ourselves, which needs to move away from the logical mind to be able to place ourselves in a position of greater listening. Or, in other digital works, he uses letters to expound his thoughts related to Errorism, to his emphasising the importance of the guidelines of the philosophy he himself developed, which appear as inescapable messages from his own way of seeing life and also as a new way of combining various aspects of culture and knowledge. Art thus becomes the bearer of thought, at times explicit, at others more hermetic, but always protected by the NFT system, which attributes authorship to the digital work through a unique codification and thus also guarantees the authenticity and intellectual property of the phrases that make up the work itself. Let us now discuss with the artist these concepts which are essential to his way of expressing himself in a new way, both figuratively and conceptually.
Jwan, you are very young and yet you have already been able to develop a scientific theory, Errorology, and a philosophical one, Errorism. Can you tell us about both and explain how they interact with each other? How different is the scientific and humanistic point of view, or how they are more connected than we think? Thank you, Mrs. Lock, for having me. First of all, it must be noted that my being a knowledge creator is only a natural consequence of a chain of events that has made my experience in life more profound, for example, my upbringing in a knowledge-rich family, in addition
to many in-depth discussions with my wife, the physicist and programmer, Fardous, and many other factors that prompted me to be more daring in thinking about topics that an untrained mind would avoid, to be like the racer running at full speed in the race of life but in the opposite direction! Discovering that he is alone in a place full of possibilities and does not know where to start. Therefore, my role mainly consists of highlighting these possibilities, by setting the titles and the overall structure. As for the application on the ground, it is the task of the scientists who will adopt this approach and achieve what we may not find even in our wildest imaginations. To be fair, I would like to clarify what I mean by the word Error before answering the first part of the question. My use of the word Error includes a wide range of meanings, which are usually identified by the topic and the general context, some of which are (emergence, doubt, chance, exception, contradiction, indeterminacy, chaos within the order or vice versa, defect, illogical, irregular, confusion, change, unpredictable, stimulus, loophole, noise. In general, Errorology is the science that studies errors and the process of generating them in a safe way, and searches for useful applications of these capabilities in hard and soft sciences. Errorism is the general framework that includes everything related to the use of the new logic to form a cosmic view of the world, in which the contradiction is part of the solution and not the other way around. As for the second part of the question, people often fall victim to what they know and what they do not know! The scientific aspect is characterized by the existence of strict laws that basically protect us from those we do not know, as for the humanistic side, it is characterized by full acceptance and understanding of the human psyche in all its aspects, with the aim of protecting us primarily from what we know. One of the knowledge’s danger is that it forces us to do certain actions compulsively, as if we are hypnotized, which might not be necessarily in our interest. Like leading us to activate the self-destruct system, assuming that there is no good or bad knowledge. In this point, the scientific perspective shares with the humanistic, where effectiveness in achieving balance and harmony is the criterion of truth instead of dichotomous thinking.
Why do you believe that error is the basis of knowledge and evolution? And why must certainties necessarily be constantly questioned? Because I have not found anything simpler and more spontaneous than Error that can explain the emergence of existence from nothingness, and at the same time be the mechanism by which it prunes the tree of its infinite possibilities through a process we call it nowadays Evolution, and this saying applies to knowledge as well, which is a process of synchronization between a group of errors. As for doubt, humanity advances primarily by doubt and not by certainty, so my motto in life is I don’t know, therefore, I am and I do not allow any idea to possess me We are the descendants of the skeptics, and this is the reason why Errorism is interested in studying ignorance much more than knowledge, as it sees ignorance as a fundamental value that is directly proportional to the increase in knowledge. Here, we mainly define two types of ignorance, the first is absolute ignorance and there is no room to explain it here. The second is known ignorance, which we find abundantly among the intellectuals, in my opinion, the intellectual is the one who asks good questions out of his great ignorance! But doubt is a stressful and obstructive condition for untrained minds. Therefore, in the past, humans used to organize themselves by setting sacred laws, and programs by priests, kings, clergymen, politicians, in order to avoid chaos and create a superstructure by which it is easier to control the masses for the sake of the public interest, but this solution is no longer feasible, and all humans must eat the apple of doubt, and know that certainty is only a break between two doubts, and thus obtaining a society that has sustainable morals stemming from understanding and not from indoctrination. The reason for the failure of the old solutions is the increase of complexity and speed, with the great interconnection that our world is witnessing, which leads to an increase in the possibilities of catastrophic errors with the difficulty of knowing these errors and locating them in the right time.
Your art is linked to Abstract Expressionism, at least as an external manifestation, but the creative intent is different. Can you tell us how your work relates to Errorism and how important ambiguity is within the canvas? In fact, it is not possible to put a specific definition of my artistic movement Errorism, because it includes all the artistic movements that were before Errorism and that will come after it. Considering that every artistic movement is an attempt to shed light on one or some errors (colors, shapes, emotions, imaginations, light, concepts), in depth. As for my artistic movement, it is the spirit of this becoming, and all the transformations that the art world is witnessing is part of my artistic movement. Therefore, I create as many artworks as I like without being bound by a clear logical link between them, and this stems from the way I see myself, for example, I do not define myself, to not lose my possibilities. Perhaps this is the reason why some people like to call me Errorman. But in general, I try to find harmony between chaos and order in my artworks, in a way that I give these artworks an infinite number of meanings to be the seeds for generating errors, especially since I do not only draw for humans but for robots as well, and more specifically to develop artificial intelligence, as in developmental robotics, for example. Here comes the role of ambiguity that causes confusion, which I define as an error in perception, as confusion opens the way for inspiration, and stimulates the imagination to move in new paths in the tree of possibilities, that may come to us with creative ideas through any person or robot, who respects his intellectual errors and does not ignore them. I call this process Mining errors.
Can Crypto Art be the future or will it be destined to give way to the more physical art that has basically survived the passage of centuries? Do you think one should exclude the other or can they coexist? The world after Blockchain technology is ready for a new revolution that changes our civilization, which will not be less important than the emergence of the Internet in the last century. It is difficult to predict the future of this technology with so many variables, but
what is clear is that creativity and art will take up more space among people’s interests, and these technological developments are important for all types of art in general, but the biggest beneficiary is the Crypto art, and I think that in a few years, Crypto art will capture the largest part of the art market. Generally, we should focus on everything related to intellectual rights, because I think creativity will be the currency of the future.
What are your next projects? There are several projects I have been working on recently, but perhaps the most important of them is Serendipity, which is a joint project with the artist Gery Oth, who is the owner of the idea, the project is unique, we will most likely participate with our project in Esch2022, European Capital of Culture event. The idea revolves around the importance of language in our lives. Since the dawn of history, man has been trying to develop the means and tools of communication, to understand the world and the others, and among the most important of these tools is the language, which is the most prominent feature of our civilization. However, language is still the main cause of misunderstanding among humans, which is one of the main reasons for the emergence of endless conflicts. Although man is a complex being, but his needs are simple much more than we think. A large part of our suffering as human beings stems from a structural defect, which is the failure of language to perform its role sufficiently to achieve optimal communication between humans. In addition, our lack of awareness of this, exacerbates the problem, because we take language more seriously than it should be, in a way that does not allow us to understand ourselves and others outside the realm of words. The project consists of several columns adjacent to each other (vertical banners with photographs), which move slowly by an electric motor from top to bottom, simulating the movement of water. Each column contains several words, which are parts of my philosophical quotes, the Epigrams, and these quotes are carefully selected out of 300 quotes, which I designed with great care to be immortal universal and have a great ability to motivate the imagination. I consider them as quantum quotes that accept unlimited interpretations and meanings. A distinct aspect in this project, is the possibility of errors, which is an imbalance occurs in the synchronization between the movement of the columns, which leads to the random overlapping of words that belong to different quotes, and the result is new sentences and unexpected statements! In the end, language is also a living organism that takes its first steps on the ladder of evolution, as it replicates itself from one brain to another, and develops itself according to variables and circumstances. Here comes the role of our artistic project, in shedding light on this deficiency and the defect in conveying the meaning found in the language, and at the same time opening a window on the infinite possibilities that is hidden between the words of the language.