Le interviste di Marta Lock: Massimiliano Sciuccati, stile contemporaneo e dinamismo espressivo per raccontare il fascino delle donne

di Marta Lock Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Massimiliano-Sciuccati-1024x1024.jpg Massimiliano Sciuccati Vulcanico e per questo perennemente in movimento, curioso e dunque bisognoso di sperimentare e mescolare tecniche differenti per dar vita al suo personale linguaggio artistico, Massimiliano Sciuccati si avvicina all’arte in giovane età iniziando un percorso di studi affini alla sua passione ma poi, refrattario a ogni dogma e schema, decide di interrompere l’approfondimento scolastico per dedicarsi ad altro, fino a quando però l’antico richiamo non torna a farsi sentire in modo incisivo, così tanto che diventa per lui essenziale riprendere il discorso interrotto. Ricomincia così un dialogo con il proprio istinto creativo che, proprio in virtù della distanza e della crescita, è più consapevole rispetto agli anni giovanili, più equilibrato nel suo disequilibrio poliedrico, più orientato ad andare nella direzione che il suo istinto gli suggerisce nella piena coscienza di dove sente il bisogno di giungere. Il risultato è uno stile fuori dal comune, personale, incisivo, perfettamente al passo con i tempi e che dentro al proprio tempo si colloca anche per la tendenza alla stilizzazione, alla velocità del vivere che contraddistingue la contemporaneità dove tutto ha bisogno di essere colto in maniera rapida, catturando quel frangente presente che un attimo dopo non sarebbe più percepibile. La curiosità innata e la tendenza a esplorare tutto ciò che sfugge alla sua conoscenza, lo spingono a scegliere la donna come protagonista assoluta delle sue opere, osservandola con l’apertura empatica attraverso la quale è in grado di coglierne quei dettagli che ai più tendono a sfuggire, esaltandone il coraggio, la grinta, la capacità di mostrarsi quasi pavoneggiandosi ma al tempo stesso mantenere un forte legame con la propria interiorità, con quelle profondità che non necessariamente vengono messe in secondo piano da un aspetto curato o vistoso o sfrontato. Ciò che va a esplorare Massimiliano Sciuccati sono i veri colori, quelli dell’anima, quelli che gli interessa evidenziare, interpretare, attraverso un Espressionismo intenso proprio perché concentrato sul cogliere il qui e adesso, quell’attimo irripetibile che deve essere immortalato per la bellezza che emana, priva di perfezione estetica, priva di aderenza alla realtà oggettiva perché strettamente legata alla soggettività, a quella connessione tra immagine e gamma cromatica completamente emozionale che contraddistingue lo stile dell’artista. Racconta di simboli, di eroine dei fumetti, di semplici donne comuni di cui esalta le caratteristiche più incisive della personalità come l’autoironia, la passionalità, la determinazione, la capacità di riflettere su se stessa ma anche quella di rialzarsi e lottare dopo una caduta; l’opera Gemini 1.2 Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Gemini-1.2-Massimiliano-Sciuccati-620x1024.jpg Gemini 1.2 sembra narrare di un caleidoscopio di sensazioni, di episodi che hanno fatto parte della vita della protagonista e che le sono rimasti attaccati addosso come una seconda pelle, i medesimi che l’hanno indotta a effettuare un cammino introspettivo che le ha permesso di evolvere. Massimiliano Sciuccati la coglie nel momento esatto in cui prende atto di quel suo passato e decide di convivere con lui senza più cercare di sfuggirgli o di cancellarlo, ecco il motivo del sollevarsi della sua testa e lanciare indietro la chioma, metaforicamente il suo bagaglio emotivo, che non deve essere più limite al presente bensì con esso convivere. In Trittico
COPERTINA ARTICOLOTrittico Massimiliano Sciuccati
Trittico
invece gioca con le icone l’artista, acquisendo così dei tratti Pop Art, raffigurando un’eroina dei fumetti, un’immagine stilizzata di una regina e infine una donna comune, quasi come se fossero solo all’apparenza separate e distanti ma in realtà descrivendo l’essenza della femminilità che è capace di assumere ruoli diversi nel corso della propria quotidianità, complessa, vivace, come sottolineato dall’indefinitezza e dalle tonalità dello sfondo, eroica per le mille incombenze a cui deve far fronte ma poi anche accogliente e premurosa quando si chiude la giornata e la porta alle spalle e si trasforma nella regina della sua casa. Andiamo però ad approfondire l’arte di Massimiliano Sciuccati attraverso questa intervista. Massimiliano, lei ha preso le distanze dalla sua passione per l’arte scegliendo di seguire un percorso diverso. Come mai questa scelta? Perché tornare all’impulso creativo dopo tanti anni? Cosa l’ha spinta? Ho preso una distanza perché non amo le imposizioni e le regole rigide. Sono tornato a dipingere con ogni tecnica e colore per caso, o meglio per una necessità interiore che è sempre stata lì assopita e latente ad aspettare il momento per esplodere sulla tela. Mi ha spinto la passione che ho e mai ho perso per l’arte in tutte le sue forme e la necessità di dare sfogo alla mia creatività senza badare troppo alle regole.
Dea Bendata Massimiliano Sciuccati
Dea bendata
Ha scelto l’Espressionismo per narrare in maniera più pura e immediata le emozioni delle sue protagoniste; quanto è importante nella società attuale mantenere un saldo legame con il proprio mondo emozionale? Pensa possa essere questa la chiave per non soccombere alla velocità dei ritmi e all’isolamento generato dalla tecnologia? Per me al giorno d’oggi è importantissimo mantenere un rapporto emozionale, soprattutto in questo tipo di società dove la tecnologia e i cambiamenti che ne seguono ci regalano una vita frenetica e poco intimistica. Non saprei risponderle se sia la chiave per non soccombere ma, le giro una domanda: quanti si fermano ed entrano nelle mille sfumature di un quadro? E quanti invece preferiscono scorrerlo veloce su uno smartphone? Ecco, per fortuna vedo che le nuove generazioni, malgrado la moda della tecnologia, stanno tornando a fermarsi e riflettere su un quadro, anzi cercano di osservarlo dal vivo per nutrirsi delle sue emozioni.
Gilda Massimiliano Sciuccati
Gilda Non solo colore ma anche materia, quanto è importante per il suo intento pittorico l’interazione di stili diversi sulla tela? Questa sinergia può essere metafora di un suo messaggio, o suggerimento all’osservatore su come avere una chiave di lettura più empatica e aperta rispetto alla vita e alle persone che ne fanno parte? Colore, materia, stili… mi permetta di dirle che i miei soggetti sono in realtà immagini che mi colpiscono. Folgorazioni, che accadono raramente. Non so spiegarlo, è come una chiamata o segnale che mi spinge a prendere una tela e ad imprimere su di essa la mia emozione. Il più delle volte uso i colori acrilici e industriali. Parto con in pennelli per poi concludere con la spatola: adoro la materia e usare la spatola mi permette di utilizzare tanto colore, ma amo sicuramente, più di ogni stile, stringere tra le mani i tubetti di acrilico e versarli direttamente sui miei soggetti. La mia sinergia non so se porti l’osservatore ad avere una chiave di lettura più vicina alla mia, credo che ogni persona sia diversa quanto lo siano i suoi sentimenti ed emozioni di fronte a una mia opera. Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Red-Line-Massimiliano-Sciuccati-815x1024.jpg
Red line
Quali sono, se ce ne sono, gli artisti, i grandi maestri a cui attinge o che sono stati fonte di ispirazione per il suo stile? Gli artisti a cui faccio riferimento e che sono sempre stati per me una fonte di spirazione sono sicuramente, Emilio Vedova, Pollock, Jasper Jones e i Grandi della Scuola di Piazza del Popolo. Lei partecipa regolarmente a mostre collettive con grande successo di pubblico e tra i collezionisti, ci racconta i suoi prossimi progetti? Dove potremo vedere le sue opere?
Attualmente sono in mostra al BAF 2022, prossimamente sarò a Venice Art 2022 fino al 12 giugno, poi ho in programma varie esposizioni e progetti su Milano che a breve presenterò al pubblico e ai miei collezionisti. MASSIMILIANO SCIUCCATI-CONTATTI Email: sauri@tiscali.it Sito web: https://massimilianosciuccatipittore.it Facebook: https://www.facebook.com/massimiliano.sciuccati Instagram: https://www.instagram.com/msc0888/
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Marta Lock’s interviews:

Massimiliano Sciuccati, contemporary style and expressive dynamism to narrate the charm of women

Volcanic and for this reason always on the move, curious and therefore in need of experimenting and mixing different techniques to give life to his personal artistic language, Massimiliano Sciuccati approached art at a young age, starting a course of studies similar to his passion but then, refractory to every dogma and scheme, he decided to interrupt his scholastic studies to devote himself to something else, until the old call came back to make itself felt in an incisive way, so much so that it became essential for him to resume the interrupted discourse. He thus begins again a dialogue with his own creative instinct which, precisely because of distance and growth, is more aware than in his youthful years, more balanced in its multifaceted imbalance, more oriented to go in the direction his instinct suggests in full awareness of where he feels the need to go. The result is a style that is out of the ordinary, personal, incisive, perfectly in step with the times, and which is in tune with its own time, also because of the tendency to stylisation, to the speed of life that distinguishes the contemporary world where everything needs to be grasped quickly, capturing that present moment which a moment later would no longer be perceptible. His innate curiosity and his tendency to explore everything that escapes his knowledge lead him to choose women as the absolute protagonists of his artworks, observing them with an empathic openness through which he is able to grasp those details that most people tend to overlook, exalting their courage, their determination, their ability to show off, almost strutting, but at the same time maintaining a strong link with their inner selves, with those depths that are not necessarily overshadowed by a well-groomed, showy or shameless appearance. What Massimiliano Sciuccati explores are the true colours, those of the soul, those he is interested in highlighting and interpreting, through an intense Expressionism precisely because he concentrates on capturing the here and now, that unrepeatable moment that must be immortalised for the beauty it emanates, devoid of aesthetic perfection, devoid of adherence to objective reality because it is closely linked to subjectivity, to that connection between image and chromatic range that is completely emotional and that distinguishes the artist’s style. He tells of symbols, of comic-strip heroines, of ordinary women whose most incisive personality characteristics such as self-irony, passion, determination, the ability to reflect on oneself but also to get up and fight after a fall; the artwork Gemini 1.2 seems to narrate a kaleidoscope of sensations, of episodes that have been part of the protagonist’s life and that have stuck to her like a second skin, the same ones that have led her to take an introspective path that has allowed her to evolve. Massimiliano Sciuccati captures her at the exact moment in which she takes note of her past and decides to live with it without trying to escape or erase it. This is the reason for the raising of her head and the tossing back of her hair, metaphorically her emotional baggage, which must no longer be a limit to the present but live with it. In Trittico, on the other hand, the artist plays with icons, thus acquiring Pop Art traits, depicting a comic-strip heroine, a stylised image of a queen and finally an ordinary woman, almost as if they were only apparently separate and distant, but in reality describing the essence of femininity, which is capable of taking on different roles in the course of its everyday life, complex, lively, as emphasised by the indefiniteness and the tones of the background, heroic because of the thousands of tasks she has to cope with but then also welcoming and caring when she closes the day and the door behind her and becomes the queen of her home. But let’s go and delve into Massimiliano Sciuccati’s art through this interview.
Massimiliano, you have distanced yourself from your passion for art by choosing to follow a different path. Why this choice? Why return to the creative impulse after so many years? What prompted you? I took a distance because I don’t like impositions and rigid rules. I returned to painting with every technique and colour by chance, or rather because of an inner need that had always been lying dormant and latent, waiting for the moment to explode on the canvas. I was driven by the passion I have and that I have never lost for art in all its forms and the need to give vent to my creativity without paying too much attention to the rules.
You chose Expressionism to narrate the emotions of your protagonists in a purer and more immediate way; how important is it in today’s society to maintain a strong link with one’s own emotional world? Do you think this could be the key to not succumbing to the fast pace and isolation generated by technology? For me, it is very important to maintain an emotional relationship nowadays, especially in this kind of society where technology and the changes that follow it give us a hectic life with little intimacy. I don’t know if this is the key to not succumbing, but I would like to ask you a question: how many people stop and enter into the thousands of nuances of a painting? And how many prefer to scroll through it quickly on a smartphone? Fortunately, I see that the new generations, despite the fashion for technology, are returning to stop and reflect on a painting, and are even trying to observe it live to feed off its emotions.
Not only colour but also matter, how important is the interaction of different styles on the canvas for your pictorial intentions? Can this synergy be a metaphor for your message, or a suggestion to the observer on how to have a more empathetic and open interpretation of life and the people in it? Colour, material, styles… let me tell you that my subjects are actually images that strike me. Lightning strikes that happen rarely. I don’t know how to explain it, it’s like a call or signal that urges me to pick up a canvas and imprint my emotion on it. Most of the time I use acrylic and industrial colours. I start with brushes and end up with a palette knife: I love the material and using the palette knife allows me to use a lot of colour, but I definitely love, more than any other style, holding tubes of acrylic in my hands and pouring them directly onto my subjects. I don’t know if my synergy leads the observer to have a reading key closer to mine, I believe that each person is as different as their feelings and emotions are in front of one of my artworks.
Who are the artists, if any, the great masters you draw on or who have inspired your style?
The artists I refer to and who have always been a source of inspiration for me are undoubtedly Emilio Vedova, Pollock, Jasper Jones and the great masters of the Scuola di Piazza del Popolo.
You regularly take part in group exhibitions with great success among the public and collectors. Can you tell us about your next projects? Where can we see your artworks?
I am currently exhibiting at BAF 2022, soon I will be at Venice Art 2022 until 12 June, then I am planning various exhibitions and projects in Milan that I will soon present to the public and to my collectors.