È una storia di determinazione, di capacità di prendere atto che le difficoltà attraversate non sono che un modo per comprendere come aggirare gli ostacoli, come risalire da quel fondo in cui a volte si è convinti di stare solo perché il mondo esterno cerca di ridimensionare chi non è conforme alle superficiali regole che determinano chi può essere dentro e chi può essere fuori da un sistema che dimentica di osservare l’animo, l’interiorità. I racconti brevi che compongono il libro sono più che altro appunti, pensieri del diario di una donna che non ha mai dimenticato la bambina dentro di sé perché è esattamente dalle sue ferite che ha cominciato a decidere cosa volesse essere e quali contingenze non avrebbero mai più fatto parte della sua vita da adulta; le cicatrici infantili possono provocare una reazione differente sulla base della personalità di un individuo, dunque ci si può rassegnare a un destino apparentemente avverso oppure si può scegliere di cambiarlo, di fare tutto il possibile per uscire da uno schema che solo grazie alla forza interiore si può rompere evitando che si reiteri. Loredana Masini Scopel nel suo libro, diario e al tempo stesso suggerimento per il lettore che è spinto ad andare oltre le parole e scavare per capire il senso che l’autrice sussurra senza imporre, indica una strada di rivalsa, di riscossa nei confronti di quelle difficoltà iniziali che appartenevano al suo destino familiare e di cui ha deciso di sovvertire le regole scrivendo per sé una storia diversa in cui non si sarebbe più dovuta sentire a disagio o derisa dalle sciocche compagne di scuola, una storia nella quale sarebbe stata protagonista della sua esistenza fatta di cose belle, piacevoli e, perché no?, anche costose perché in fondo l’esteriorità va coccolata tanto quanto l’interiorità. Ma il suo bisogno di approfondire la conoscenza di se stessa non è ancora soddisfatto così un giorno decide di sfidare il suo corpo, di temprare la sua resistenza alla fatica e alle avversità affrontando le splendide montagne altoatesine in corse in solitaria attraverso le quali assume maggiore consapevolezza della sua forza, della sua capacità di superare tutti gli ostacoli della vita in virtù dell’esercizio quotidiano del vincere le strade in salita affrontate quando il mondo è ancora buio, al freddo dell’inverno e al caldo dell’estate. Di pagina in pagina il lettore è condotto per mano dalla Masini Scopel nel suo mondo fatto di riflessioni, di considerazioni sui percorsi che affronta ma anche dei ricordi della bambina, che era e che è sempre rimasta all’interno di sé, a volte intimorita dalla sensibilità ferita e calpestata durante alcuni episodi impressi per sempre nella sua memoria, altre invece consapevole che tutto è alle sue spalle e che non potrà mai più tornare perché la strada percorsa è molto più bella e lunga di quei frammenti tatuati sulla sua interiorità. Sembra un dialogo costante tra l’adulta e la bambina il libro, come se entrambe convivessero all’interno dell’anima dell’autrice, la prima coriacea, pragmatica, determinata, e la seconda più capricciosa, frivola proprio perché a causa delle difficoltà economiche dei suoi genitori non aveva potuto esserlo tanti anni prima.
Respirando le salite è un libro positivo, una raccolta di pensieri e di emozioni in grado di suscitare una riflessione nel lettore, un’apertura alla comprensione che in fondo il destino non è altro che la somma di azioni che si compiono per raggiungere i propri obiettivi e dunque non esiste nulla di già scritto, piuttosto è affidata all’individuo la facoltà di tendere, e concretizzare, ciò che desidera faccia parte della sua vita. Forgiare il proprio corpo, abituarlo alla fatica contribuisce a generare una forza interiore inaspettata, quell’essere nel momento senza pensare a nulla se non al traguardo da raggiungere. Stancando il corpo la mente si svuota e poi si rigenera, più consapevole e cosciente; solo dopo Loredana Masini Scopel decide di lasciar fuoriuscire l’altro lato di sé, quello che non rinuncia a viziarsi un po’ perché tutto sommato il bello della vita sta anche nella leggerezza. Inizialmente l’autrice ha creato un blog, snowinluxury.com, dove appuntava le sue sensazioni comunicandole al pubblico che la seguiva e che l’ha spinta a raccogliere quei frammenti di esistenza in una raccolta; quella raccolta è Respirando le salite. Andiamo ora a scoprire di più sull’autrice.
Loredana, il suo libro è quasi un testo motivazionale, sebbene lei non indichi una strada o non dia soluzioni; tuttavia le persone sono stimolate a riflettere. Crede che possa essere di aiuto a chi, come lei, ha dovuto superare delle difficoltà ma ha scelto di arrendersi a esse? Quanto è importante avere un atteggiamento positivo e propositivo nei confronti delle circostanze della vita?
Credo sia importante sempre perseguire i propri sogni, come scrivo nel libro I sogni non fanno rumore, e per realizzarli è necessario allenarsi alla disciplina; è questo il segreto per raggiungere ciò in cui crediamo. Arrendersi è forse la soluzione più semplice e immediata ma non dà alcuna soddisfazione e a lungo andare induce le persone a sentirsi sconfitte; avere invece un approccio diverso, positivo, può cambiare la realtà intorno a noi. Dobbiamo imparare ad amarci, profondamente, non ascoltando chi ci vorrebbe diverse, ma accogliendo le molteplici sfaccettature di noi stesse.
La bambina che è stata rappresenta un cardine importante dei suoi racconti così come dalla sua vita. Quali parole direbbe a quella bambina per incoraggiarla? E quali la bambina direbbe all’adulta che è diventata?
Alla bimba di allora riserverei amore infinito, affetto, coccole, infonderei fiducia e determinazione, le direi che con la forza e il coraggio tutto potrà essere diverso, tutto andrà bene; e poi, da bambina, l’ adulta e l’esorterei ad essere fiera della donna che è diventata.
Ci racconta le motivazioni che l’hanno spinta ad affrontare le corse in salita e in solitaria? Quali sono le emozioni che prova ogni volta che raggiunge la cima? Cosa significa per lei affrontare quelle salite?
Le mie non sono salite ma “preghiere di gioia alla vita”, anni fa ho avuto un evento importante di salute, ma Dio non mi ha permesso di soccombere e mi ha regalato una nuova vita. Da quel momento in avanti il mio punto di vista è cambiato e nelle mie salite del cuore entro in contatto con la mia parte più intima, assoluta, pura. Su ogni salita lascio qualcosa di me di cui desidero disfarmi e prendo qualcosa dall’abbraccio delle montagne, dal silenzio. Affrontare le salite significa mettermi alla prova, ascoltare il silenzio del cuore, su quelle salite sono me stessa nella mia vera essenza.
Il libro è letteralmente figlio del suo blog snowingluxury, ci racconta di cosa tratta e come può la parola snow essere così stranamente associata al termine lusso?
Ho scelto due parole che riassumono il mio modo di essere : snow per la parte più essenziale che si nutre di cime e silenzi, luxury per la mia parte che ama le cose belle le piccole lussuosità della vita, da una tazza di té, a una bella borsa, a una colazione fatta con ritmi lenti. Due aspetti dello stesso carattere, il blog è un insieme di momenti di riflessione e di momenti fashion, è un salotto virtuale dove mi confronto con i miei lettori.
Il 7 di giugno presenterà questo romanzo nell’ambito della mostra personale dell’artista Stefania Miceli all’hotel Sheraton di Bolzano. Quali sono i suoi prossimi progetti?
Ho da poco pubblicato su Amazon il mio secondo libro una breve novella Una birkin nello zaino e sto pensando al mio prossimo libro. Sto preparando la salita del cuore, una tra le più dure d’Europa. Vorrei fare qualche viaggio solitario in luoghi a mia misura, per esempio nel Nord Europa, e poi mettermi alla prova di nuovo, magari con qualche giorno da sola in un bivacco.
RESPIRANDO LE SALITE
Editore: Loredana Masini Scopel
Edizione: 2021
Pagine: 102
Prezzo: 14,55
Sito web: www.snowinluxury.com
Email: lmasiniscopel@gmail.com