Le interviste di Marta Lock: Nathalie Frenière, il puro istinto per raccontare le mille sfaccettature del cielo

Nathalie Freniere
Nathalie Frenière

Il temperamento equilibrato e romantico non le ha mai impedito di perseguire con determinazione il suo sogno artistico emerso fin da quando era una bambina; inizialmente attratta dal disegno e dalla musica, nel corso del tempo ha prevalso l’amore per l’arte figurativa e malgrado abbia esercitato per molti anni la professione di grafica non ha però mai tralasciato di continuare a esplorare e formarsi nel mondo più strettamente pittorico. Ha infatti seguito molti workshop e corsi di pittura in Canada e a Parigi, avvicinandosi anche alla tecnica impressionista fino a quando, nel 2006, si è sentita pronta per dedicarsi a tempo pieno alla carriera artistica; da quel momento a oggi ha esposto in Canada, Stati Uniti, Europa e Brasile, dove ha partecipato al progetto Bola 2014 di Rio de Janeiro organizzato dalla Fifa in occasione dei mondiali di calcio e dove ha rappresentato l’Ontario. Ma anche la musica in qualche modo ha continuato a far parte della sua vita poiché suo marito è un affermato musicista jazz canadese, pertanto la sua indole artistica è stata appagata grazie a un talento naturale nella pittura e anche alla possibilità di vivere a contatto quotidiano con quelle note armoniche che fin da bambina l’avevano tanto affascinata. La natura serena e romantica di Nathalie Frenière non può non riflettersi nei suoi dipinti, di stile molto vicino a quel Romanticismo Inglese, in particolare quello di William Turner, nei quali si lascia letteralmente trasportare dai cieli a volte limpidi, altre nuvolosi ma mai tempestosi e irruenti come nel sublime che ha contraddistinto la produzione pittorica del maestro inglese. In lei i cieli e le nuvole sembrano soffici e avvolgenti, assoluti protagonisti sovrastanti la natura sottostante che sembra essere inserita solo per definirne ed esaltarne l’immensità, perché di fatto i luoghi descritti dalla Frenière non sono riconoscibili né individuabili, potrebbero essere ovunque e da nessuna parte in quanto appartengono alla fantasia dell’artista che forse rielabora un ricordo, una sensazione, un’emozione percepita in un istante diverso da quello in cui si pone davanti alla tela. Poi lo rielabora, lo fa suo e lo lascia fuoriuscire in maniera spontanea, immediata, come se l’istinto creativo fosse l’unica guida della mano sulla spatola, regalando all’osservatore immagini di paesaggi sconfinati, che si intravedono solo all’orizzonte, sfumati sulla base dell’intensità cromatica dei cieli narrati. Lo sguardo vaga verso il sogno, verso il viaggio dell’immaginazione che trasporta letteralmente in quegli scenari fatti di luce, di colori intensi, di delicatezza espressiva rivelando l’approccio sensibile e romantico di Nathalie Frenière, alla pittura tanto quanto alla vita. Nella tela Let the Sunshine In

Let the Sunshine In 61 x 61 cm huile sur toile 2021
Let the Sunshine In

protagonista è il tramonto che sembra illuminare le dune di un deserto immaginario, quasi a sottolineare l’aridità di quella zona del mondo in cui tutto è silenzioso, in cui la grandezza della natura si manifesta e suggerisce quanto possa essere affascinante lasciarsi andare alle sue regole, alle sue leggi fatte di semplicità e immediatezza. Le tonalità predominanti sono gli arancio e i gialli e l’impalpabilità della figurazione sembra lasciar indovinare il movimento di quelle dune al soffio del vento caldo che sembra solo accarezzarle senza stravolgerne la forma. In Lucens

Lucens 508 x 508 cm huile sur toile 2022
Lucens

invece Nathalie Frenière volge il suo sguardo solo al cielo, a quell’unica, grande e soffice nuvola che domina l’intera tela come se costituisse un invito da parte dell’artista a lasciar fluire gli eventi e la realtà, a tuffarsi nelle opportunità senza il timore che possano avere un esito negativo bensì con la convinzione che siano sopraggiunte per condurre verso un’evoluzione, una crescita che non potrà mai compiersi senza l’apertura all’accoglienza di quelle opportunità. In questa tela la gamma cromatica evoca il giorno, quello che segue a un temporale e mostra il cielo che si riapre, tingendosi di un timido azzurro su cui si susseguono nubi bianche, non più cariche di pioggia, piuttosto pronte a far spazio al sole. Andiamo ora ad approfondire la conoscenza di questa sognante artista attraverso le domande di questa intervista.

Nathalie, lei ha svolto per molti anni la professione di grafica; quanto questa sua attività ha influenzato lo stile pittorico che oggi la contraddistingue? Crede che la possibilità di esplorare la figurazione e la modificazione delle immagini abbia stimolato in lei il desiderio di dipingere visioni evocative e soffuse, lontane dunque da quella definizione e precisione richiesta nella grafica?

La grafica mi ha aiutata a sviluppare la mia creatività e mi ha permesso di esplorare diversi mezzi di espressione, poiché consiste nel creare visivamente un’idea o un messaggio personale. Elementi grafici come tipografia, forme, colori, basi della composizione e molto altro ancora sono stati principi di base che mi hanno ispirata per dare vita al mio processo artistico. È vero, ho disegnato con tanta precisione, volendo rappresentare la realtà. Esplorando diversi studi di pittura, mi sono astenuta dal dipingere i dettagli; ho esplorato diverse tecniche che mi hanno permesso di liberarmi dalla precisione delle linee, senza avere paura di provare nuove sfide, dipingere di più attraverso la sensazione e la percezione per riuscire a trasmettere maggiore atmosfera nelle mie opere. Cercavo questa assoluta libertà di esprimermi con il non-figurativo.

Nelle sue opere è evidente la tendenza a lasciare che lo sguardo e la mente vaghino senza la necessità di aggrapparsi a punti fermi o immagini conosciute. Qual è il messaggio che si nasconde nel suo approccio pittorico? Crede che la mancanza di riferimenti possa essere un modo per avere un atteggiamento più introspettivo e al contempo aperto a ciò che ruota intorno all’uomo?

Nei miei lavori il punto di fuga non è così preciso perché preferisco evocarlo con i colori e i contrasti di luce. Non c’è un riferimento preciso, dove l’occhio può di può posare. Il mio approccio pittorico è più incentrato sull’immaginazione e sull’emozione che si può ricevere dall’opera. Non ci sono esseri umani o dettagli specifici che possano fare da interpreti al messaggio che desidero lasciare sulla tela, bensì tutto può essere avvertito attraverso l’immensità della natura. La luce è parte integrante del mio lavoro, mi permette di raccontare le atmosfere che nelle mie opere creano effetti vaporosi e dissolvenze ricercate dove lascio fare il lavoro narrativo all’astrazione e alla rappresentazione.

Le moment present 508 x 508 cm Huile sur toile 2022
Le moment présent

Il silenzio e la suggestione fuoriescono in maniera incisiva dalle sue opere: qual è il momento della giornata in cui preferisce dipingere? In qualche modo la musica, che inevitabilmente fa parte della sua vita, ha un’influenza sul suo stile pittorico?

Mi piace dipingere la mattina, normalmente dipingo fino alle quattro del pomeriggio. La musica ha una grande influenza nelle mie creazioni, raramente dipingo in silenzio. Mi ispiro alla musica classica, latina e, ovviamente, al jazz tradizionale.

Blue Sky 203 x 203 cm Huile sur toile 2022
Blue Sky

Guardando le sue opere non si può non pensare a William Turner, ma anche agli impressionisti che proprio a lui si ispirarono per compiere la loro ricerca sulla luce e sul modo di dipingere; quali sono i maestri del passato che ama di più? A quali si sente più vicina o affine per intento creativo e per emozionalità espressiva?

In effetti William Turner è stato per me una grande fonte di ispirazione. La prima volta che ho avuto la possibilità di vedere dal vivo le sue opere al Museo di Belle Arti di Toronto, ero piena di emozioni. Sono rimasta senza parole davanti a quelle opere magistrali. Il potere della natura che emerge nelle sue tele e il lavoro della luce mi hanno sopraffatta.

Luminous 61 x 61cm huile sur toile 2022
Luminous

Lei ha all’attivo mostre a New York, Toronto, Ottawa, Quebec e ha sempre riscosso enormi successi. Ci racconta dei premi di cui l’hanno insignita? Quali sono i suoi prossimi progetti?

Ho ricevuto il premio Donna dell’anno categoria Arte, in Ontario nel 2014. Sono stata nominato membro di giuria per l’Ontario Arts Council e ho vinto numerosi premi in concorsi nazionali di pittura in Canada. I miei prossimi progetti nel 2023 sono molto entusiasmanti e stimolanti. Attualmente sto lavorando a diverse opere che saranno rappresentate all’Art & Style a Baie-St Paul in Canada nel maggio 2023. Esporrò in una bipersonale a Firenze, Italia con la ceramista Lise B.L. Goulet presso la Armando Xhomo Art Gallery dal 5 al 19 agosto 2023. Questa mostra mi sta particolarmente a cuore.


NATHALIE FRÈNIERE-CONTATTI

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Marta Lock’s interviews: Nathalie Frenière, pure instinct to tell the thousand facets of the sky

A balanced and romantic temperament has never prevented her from vigorously pursuing her artistic dream that emerged from the time she was a child; initially attracted to drawing and music, over time her love for figurative art prevailed, and despite practicing as a graphic designer for many years, however, she has never neglected to continue exploring and training herself in the more strictly pictorial world. In fact, she attended many workshops and painting courses in Canada and in Paris, also approaching Impressionist technique until, in 2006, she felt ready to devote herself full-time to her artistic career; from that time to the present, she has exhibited in Canada, the United States, Europe and Brazil, where she participated in the Bola 2014 project in Rio de Janeiro organized by Fifa on the occasion of the World Cup and where she represented Ontario. But also music somehow continued to be a part of her life since her husband is an established Canadian jazz musician, so her artistic nature was fulfilled through a natural talent in painting and also the opportunity to live in daily contact with those harmonic notes that had fascinated her so much since childhood. Nathalie Frenière’s serene and romantic nature cannot fail to be reflected in her paintings, in a style very close to that English Romanticism, particularly that of William Turner, in which she literally lets herself be carried away by skies sometimes clear, sometimes cloudy but never stormy and impetuous as in the sublime that marked the pictorial production of the English master. In her, the skies and clouds seem soft and enveloping, absolute protagonists towering above the nature below that seems to be included only to define and enhance its immensity, because in fact the places described by Frenière are not recognizable or identifiable, they could be anywhere and nowhere as they belong to the imagination of the artist who perhaps reworks a memory, a sensation, an emotion perceived in an instant different from the one in which she stands before the canvas. Then she reworks it, makes it her own and lets it out in a spontaneous, immediate way, as if creative instinct were the only guide of the hand on the spatula, giving the viewer images of boundless landscapes, which can only be glimpsed on the horizon, blurred on the basis of the chromatic intensity of the skies narrated. The gaze wanders to the dream, to the journey of the imagination that literally transports one into those scenarios made of light, intense colors, expressive delicacy revealing Nathalie Frenière’s sensitive and romantic approach, to painting as much as to life. In the canvas Let the Sunshine In the protagonist is the sunset that seems to illuminate the dunes of an imaginary desert, as if to emphasize the aridity of that part of the world where everything is silent, where the greatness of nature manifests itself and suggests how fascinating it can be to let go of its rules, its laws made of simplicity and immediacy. The predominant tones are oranges and yellows, and the intangibility of the figuration seems to let one guess the movement of those dunes at the blowing of the warm wind that seems only to caress them without distorting their shape. In Lucens, on the other hand, Nathalie Frenière turns her gaze only to the sky, to that single, large, fluffy cloud that dominates the entire canvas as if it constituted an invitation on the part of the artist to let events and reality flow, to dive into opportunities without the fear that they might have a negative outcome but rather with the conviction that they have arisen to lead toward an evolution, a growth that can never be accomplished without an openness to welcoming those opportunities. In this canvas, the color palette evokes daytime, that which follows a thunderstorm and shows the sky opening up again, tinged with a timid blue over which white clouds follow, no longer laden with rain, rather ready to make way for the sun. Let us now get to know this dreamy artist better through the questions in this interview.

Nathalie, you have been a graphic designer for many years; how much has this activity influenced the painting style that distinguishes you today? Do you think that the opportunity to explore figuration and the modification of images has stimulated in you the desire to paint evocative and suffused visions, thus far from the definition and precision required in graphic art?

Graphic design has helped me in developing my creativity and allowed me to explore different means of expression, as it consists of visually creating an idea or a personal message. Graphic elements such as typography, shapes, colors, basics of composition and so much more were the basic principles that inspired me to bring my artistic process to life. It’s true, I drew with such precision, wanting to represent reality. Exploring different painting studios, I refrained from painting details; I have explored different techniques that have allowed me to free myself from the precision of the lines, without being afraid to try new challenges, paint more through sensation and perception to be able to convey more atmosphere in my artworks. I was looking for this absolute freedom to express myself with the non-figurative.

There is a clear tendency in your works to let the eye and mind wander without the need to cling to fixed points or known images. What is the message behind your pictorial approach? Do you think that the lack of references can be a way to have a more introspective attitude and at the same time open to what revolves around man?

In my paintings the vanishing point is not so precise because I prefer to evoke it with colors and light contrasts. There is no precise reference where the eye can rest. My pictorial approach is more focused on the imagination and emotion that can be received from the artwork. There are no human beings or specific details that can interpret the message I want to leave on the canvas, but everything can be felt through the immensity of nature. Light is an integral part of my paintings, it allows me to tell the atmospheres that create vaporous effects and refined fades in my canvases where I let abstraction and representation do the narrative work.

Silence and suggestion come out incisively from your paintings: what is your favorite time of day to paint? Does music, which is inevitably part of your life, somehow have an influence on your painting style?

I like to paint in the morning, I usually paint until four in the afternoon. Music has a great influence in my creations, I rarely paint in silence. I draw inspiration from classical, Latin and, of course, traditional jazz.

Looking at your artworks, one cannot help but think of William Turner, but also of the Impressionists who were inspired by him in carrying out their research on light and the way of painting; which are the masters of the past that you love most? Which ones do you feel closest or akin to in terms of creative intent and expressive emotionality?

Indeed William Turner was a great inspiration to me. The first time I had the chance to see his artworks live at the Toronto Museum of Fine Arts, I was filled with emotion. I was speechless in front of those wonderful masterpieces. The power of nature that emerges in his canvases and the work of light overwhelmed me.

You have exhibitions in New York, Toronto, Ottawa, Quebec to your credit and have always enjoyed enormous success. Can you tell us about the awards you have been honored with? What are your upcoming projects?

I received the Art Woman of the Year Award in Ontario in 2014. I have been a jury member for the Ontario Arts Council and have won numerous awards in national painting competitions in Canada. My upcoming projects in 2023 are very exciting and challenging. I am currently working on several artworks that will be represented at Art & Style in Baie-St Paul, Canada, in May 2023. I will be have a bi-personal exhibition in Florence, Italy, with ceramist Lise B.L. Goulet at the Armando Xhomo Art Gallery from August 5 to 19, 2023. This exhibition is appealing to me especially at heart.